L’uomo si trovava in casa con suo fratello quando è occorso l’agguato: ora è in ospedale, in reparto rianimazione
Il presidente russo Vladimir Putin non viaggia mai sprovvisto della valigetta in cui sono contenuti i comandi per attivare i missili atomici.
L’ultima volta che questa valigetta era sta vista in pubblico risale alle esequie del suo alleato Zhirinovsky, tenutesi a Mosca nella chiesa del Cristo Salvatore. Oggi, il colonnello che in diverse situazioni ha portato a mano quella valigetta, è stato trovato gravissimo nella sua abitazione nei pressi di Mosca, ferito a causa di un’arma da fuoco.
Il suo nome è Vadim Zimin, 53 anni, che ora è ricoverato in gravi condizioni in rianimazione, come comunicano alcuni report. L’uomo, che fa parte del servizio di sicurezza federale, aveva l’incarico di tenere in custodia quella valigetta che Putin ha sempre con sé.
Zimin ha collaborato strettamente anche con l’ex presidente Eltsin, ma è divenuto colonnello sotto il governo Putin. Hanno trovato il colonnello ferito con colpi di arma da fuoco nella cucina della sua casa di Krasnogorsk, nei pressi di Mosca. Quando è occorso il presunto agguato, sua moglie, che è un dottore, non c’era perché era andata a curare i feriti di guerra in Ucraina.
Zimin, da quanto si apprende dai report segreti, era sotto inchiesta penale per presunta corruzione dopo che era entrato a far parte del servizio doganale ricoprendo un ruolo elevato, così come ha spiegato Moskovsky Komsomolets. Era ai domiciliari, pur avendo respinto ogni addebito.
A trovarlo ferito il fratello, che si trovava in casa quando è occorso il presunto agguato, ma in bagno nell’attimo dell’irruzione. Zimin era in un lago di sangue, e ha riportato una ferita alla testa. Vicino a lui un’arma da fuoco, izh 79-9TM.