Disagi in tutto il settore dei trasporti per il caro-carburanti. Ma se in Italia le cose vanno maluccio, in Europa non vanno molto meglio.
Ecco la classifica dei prezzi della benzina nei paesi dell’Unione europea. E partono già le polemiche dopo il crollo del prezzo del petrolio.
Benzina alle stelle. I prezzi schizzano verso l’alto. In Italia il caro carburanti ha spinto benzina e gasolio oltre il tetto dei 2 euro al litro. Con tanto di richieste all’esecutivo di mettere mano alle accise e calmierare i prezzi dei carburanti. Ma come vanno le cose in Europa? È l’Italia il paese più colpito dai rincari?
L’andamento dei prezzi nel Vecchio continente è stato fotografato dal sito globalpetrolprices. La graduatoria, aggiornata al 20 giugno, mostra che se Roma piange, anche l’Europa ha poco da ridere. Più contenuti invece gli aumenti negli altri continenti, in particolare in America e Asia.
Finlandia in testa, Italia al 19° posto
In testa alla ben poco invidiabile classifica c’è la Finlandia, con un prezzo medio di 2,664 euro al litro. Seguono a ruota Islanda (2,639 euro), Norvegia (2,583 euro), Grecia (2,548 euro) e Danimarca (2,524 euro). Questo a dimostrazione che il caro-benzina morde anche nell’Europa del Nord, Paesi baltici compresi. L’Italia viaggia in diciannovesima posizione con 2,165 euro al litro. Meglio di noi stanno Ungheria (2,077 al litro), San Marino (2,021 euro) e Germania con 1,991 euro al litro. In Russia il prezzo al 20 giugno è di 93 centesimi al litro, in Usa siamo a 1,371 al litro.
La classifica dei prezzi della benzina in Europa
Ecco la classifica completa dei prezzi in Europa al 20 giugno: Ucraina, 1,717; Moldavia, 1,738; Bosnia-Erzegovina, 1,741; Serbia, 1,772; Bulgaria, 1.776; Polonia, 1,797; Montenegro, 1,818; Romania, 1,836; Slovenia, 1,845; Macedonia del Nord, 1,880; Croazia, 1,919; Andorra, 1,934; Germania, 1,991; Slovacchia, 2,010; Lussemburgo, 2,016; San Marino, 2,021; Repubblica ceca, 2,040; Liechtenstein, 2,062; Lituania, 2,154; Italia, 2,165; Francia, 2,193; Austria, 2,196; Lettonia, 2,198; Spagna, 2,225; Portogallo, 2,229; Svizzera, 2,263; Svezia, 2,277; Irlanda, 2,280; Estonia, 2,280; Regno Unito, 2,288; Monaco, 2,379; Olanda, 2,490; Danimarca, 2,524 euro; Grecia, 2,548 euro; Norvegia, 2,583 euro; Islanda, 2,639 euro; Finlandia, 2,664 euro.
La polemica di Adinolfi
Una situazione comunque drammatica anche se certo non la peggiore in Europa. Mentre è notizia di poco fa il crollo del prezzo del petrolio sui mercati, giù del 3% per i timori di una recessione in Usa, dove Biden è intenzionato a varare misure contro il caro benzina. Mario Adinolfi, uno dei più critici col governo, ha colto l’occasione per twittare contro l’esecutivo guidato da Mario Draghi.
Il 31 maggio il prezzo del petrolio era di 124$ al barile e la benzina costava 1,85 euro medi alla pompa. Qualcuno mi sa spiegare perché, se oggi il prezzo del petrolio è calato a 114$ al barile e il governo ha anche tagliato delle accise, il prezzo della benzina è sopra 2 euro?
— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) June 21, 2022