La nuova ondata di calore che preoccupa gli esperti per la durata della calura, sempre più forte e prolungata.
Dopo Scipione, arriva Caronte. Al Sud arriveranno picchi anche di 43 gradi. Mercoledì in arrivo le prime piogge.
Oggi comincia ufficialmente l’estate (anche se secondo le statistiche del meteo ha avuto inizio il primo di giugno). E con l’estate è in arrivo anche la terza ondata di calore. Una ondata di molto in anticipo rispetto all’ordinario. I meteorologi prevedono che nei prossimi giorni le temperature potrebbero abbattere diversi record per quel che riguarda le temperature massime del mese di giugno. Al sud, in alcune aree interne, in particolar modo nel Foggiano, si potrebbe arrivare anche a 43 gradi.
Caldissimo anche al Nord, dove il termometro arriverà a sfiorare i 40 °C in pianura padana. Cemento e asfalto accentueranno il caldo in città. È il fenomeno delle «isole di calore», con temperature di 2-3 gradi superiori a confronto delle zone agricole circostanti. E durante la notte la situazione non sarà molto migliore. Quasi ovunque temperature oltre i 20 gradi, la soglia superata la quale gli esperti cominciano a parlare di «notti tropicali», dove regnano afa e disagio fisiologico.
Sta per arrivare Caronte, come viene denominata la nuova ondata di calore che si avvicina. Per Antonio Sanò, direttore e fondatore di IlMeteo.it, Caronte comincerà oggi ad abbattersi sul Nord per poi proseguire lungo la penisola. «L’anticiclone africano fino a 20-30 anni fa era l’eccezione nelle nostre aree, che invece erano dominate in estate dall’anticiclone delle Azzorre, sempre caldo ma con temperature meno bollenti», spiega l’esperto al Corriere della Sera. «Ogni tanto arrivavano gli anticicloni africani, che facevano salire le temperature. Ma il fenomeno durava qualche giorno. Poi la durata è passata a una settimana, ora siamo a dieci giorni e in taluni casi il caldo prosegue fino a due settimane».
Non solo gli anticicloni africani si stanno facendo più frequenti, ma arrivano anche prima durante la stagione. E per di più sono costanti e duraturi, ossia stazionano a lungo sull’Europa meridionale. «La preoccupazione non è tanto sulla singola giornata di caldo record, ma per la durata. Valori superiori ai 35 gradi per 10-12 giorni consecutivi, come sta avvenendo a Milano e Roma e in altre città italiane, non si erano mai registrati».
Un fenomeno, dunque, non certo nuovo. Ma che si è fatto più intenso e duraturo. Oggi bollino rosso a Bolzano e Torino per il caldo, mercoledì toccherà a Bologna sostituire Torino. Due giorni di arancione invece per Ancona, Rieti, Perugia e Firenze.
Oggi in alcune città i record delle temperature massime toccati per la maggior parte nel 2003 potrebbero essere ritoccati. A Bologna si prevedono 36 gradi, come a Milano e in diverse città dell’Emilia e del Veneto. Al Centro-Sud il termometro continuerà a salire anche nei giorni successivi, con picchi fino a 38 gradi a Roma, 37 a Firenze, 40 a Foggia, Matera, Catanzaro, Taranto e nelle aree interne delle isole, Sicilia e Sardegna.
«Su Alpi e Appennini saranno possibili temporali pomeridiani», spiega Sanò, «ma apporteranno solo refrigerio locale e poca acqua, non sufficiente ad alleviare la siccità». Si prevedono però anche correnti più fresche e instabili che già da oggi potrebbero cominciare a cambiare la situazione generale nel Nord del Paese. Mentre a partire da mercoledì mattina sono in arrivo temporali, anche forti, in pianura Padana.
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