Gravi accuse per il regista vincitore dell’Oscar nel 2006 per la migliore sceneggiatura. Avrebbe stuprato per giorni una donna.
Poi l’avrebbe lasciata in stato di choc davanti all’aeroporto di Brindisi. Lui si proclama innocente e chiede che si accerti la verità al più presto.
Ha preso tutt’altra piega quella che doveva essere una passerella trionfale per il regista e sceneggiatore canadese Paul Haggis, premio Oscar nel 2006 col film «Crash-Contatto fisico», con Matt Dillon e Sandra Bullock. Doveva essere tra i protagonisti di «Allora Fest», il festival internazionale del cinema di Ostuni previsto da martedì a domenica.
Ma da ieri mattina Haggis, 69 anni, è ai domiciliari in un albergo di Ostuni. Su di lui, per la Procura di Brindisi, pendono gravi indizi di reati quali «violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate». La vittima sarebbe una trentenne inglese che il regista avrebbe violentato per tre giorni in un B&B della zona. Haggis si trovava già da un po’ di tempo in Puglia in vista del festival del cinema.
La violenza che gli viene contestata sarebbe avvenuta a inizio settimana, tra domenica e mercoledì. La donna, che aveva conosciuto il regista qualche tempo prima, sarebbe andata a trovarlo dal Salento, dove era in compagnia di alcuni amici. Sarebbe stata con lui tre giorni. Nel corso dei quali, accusano i pm, avrebbe subito «ripetuti assalti sessuali» e rapporti sessuali «non consenzienti».
Mercoledì scorso il premio Oscar l’avrebbe scaricata di fronte all’aeroporto Papola Casale di Brindisi, lasciandola lì «alle prime luci dell’alba, nonostante le precarie condizioni fisiche e psicologiche» sottolineano i magistrati, dopo che la donna – in base alle prime ricostruzioni su cui si continua a vagliare – gli avrebbe fatto trovare in camera anche un biglietto d’amore. Alcuni addetti dell’aeroporto l’hanno notata in «in evidente stato confusionale» prestandole le prime cure.
Successivamente hanno accompagnato la 30enne in Questura e poi all’ospedale Perrino di Brindisi dove è scattato il «protocollo rosa» per le vittime di violenza. La donna poi ha formalizzato la denuncia in un lungo racconto. Un racconto riportato, per stralci, nel decreto di fermo che è stato notificato a Haggis.
Nel decreto la Procura chiede anche l’applicazione della misura cautelare dopo l’udienza di convalida, ancora non fissata, oltre che un incidente probatorio per cristallizzare le affermazioni della presunta vittima. L’interrogatorio del regista verrà fissato nei prossimi giorni. Nel frattempo da Haggis sono giunte poche parole dove si dichiara del tutto innocente e chiede che si facciano accertamenti il prima possibile.
Non è la prima volte che Haggis deve difendersi da accuse analoghe. Negli Stati Uniti è tuttora in corso una causa civile dopo la denuncia della sua ex addetta stampa Haleigh Breest. Altre quattro donne, dal 2018, lo hanno accusato di molestie e aggressioni sessuali. Al festival del Cinema di Ostuni, Haggis avrebbe dovuto, tra le altre cose, intervistare personaggi celebri di Hollywood giunti nella cittadina pugliese. La kermesse è stata confermata dagli organizzatori, che hanno eliminato ogni partecipazione del premio Oscar.
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