Inizia a prendere l’aspetto di un giallo il decesso di Massimo Bochicchio, broker dei vip accusato di truffa a diversi vip del panorama calcistico e non solo
Assume contorni misteriosi la morte (o presunto decesso) di Massimo Bochicchio, ‘broker dei vip’ finito a processo con l’accusa di truffa nei confronti di diversi personaggi del panorama calcistico e non.
Dopo il sinistro letale in moto, non è ancora possibile riuscire ad appurare che il corpo carbonizzato sia quello del broker, poiché non è riconoscibile e il fratello non ha ancora potuto identificarlo. La procura di Roma ha dato ordine di disporre l’esame autoptico e quello del Dna, che dovranno fare chiarezza sulla causa del decesso e sull’identità della persona deceduta.
L’ipotesi più quotata è che possa aver avuto un malore mentre guidava la moto, che avrebbe portato al sinistro fatale. I pm hanno anche aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio: un modo per eseguire alcuni controlli tecnici che altrimenti non avrebbero potuto effettuare.
Da quanto si è appreso fino a questo momento, la moto del broker si sarebbe spostata verso destra e avrebbe impattato contro un muro, nei pressi dell’aeroporto dell’Urbe. Verifiche saranno eseguite pure sulla moto di Bochicchio.
Intanto, il processo a Bochicchio è stato rimandato a settembre, poiché non hanno ancora depositato all’attenzione dei magistrati, il certificato di morte del broker. Bochicchio era sotto accusa per aver truffato vip e personaggi del panorama sportivo. Il magistrato ha detto in proposito:«Abbiamo avuto notizie da fonti aperte della morte dell’imputato e non essendo stato depositato formalmente il certificato di morte e considerati i tempi necessari è opportuno aggiornare il processo al 15 settembre».