Pubblicati i primi sondaggi politici, riferiti al post elezioni amministrative del 12 giugno. I numeri si mostrano in linea con quanto sono stati i “voti reali” degli italiani alle urne.
Ad elezioni amministrative concluse, arrivano i risultati dei sondaggi effettuati da YouTrend e Agi. La Supermedia è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, ed è stata calcolata dai sondaggi somministrati dal 2 al 15 giugno. I numeri riportati dall’Agenzia, mostrano in buona sostanza come si sono evolute le preferenze politiche degli italiani nel corso dell’ultimo mese, alla luce proprio dell’ultima chiamata elettorale.
Risultati alle urne che non sono piaciuti a Matteo Salvini, che ha anche lanciato un messaggio al governo, evocando la crescente insofferenza del suo partito verso le scelte di un esecutivo, a suo dire, troppo sbilanciato a sinistra. E che hanno messo in (ulteriore) crisi il Movimento 5 Stelle, con una vera e propria resa di conti tra Di Maio e l’ex premier. Di tutt’altro tipo, invece, l’atteggiamento di Giorgia Meloni, che con Fratelli D’Italia diventa ora la “vera forza trainante del centro-destra“.
I dati dei sondaggi
Come è possibile vedere dal bilancio, i numeri sono sostanzialmente in linea con quanto emerso dal primo turno delle elezioni comunali. In particolare, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, ha segnato un nuovo record (portandosi a casa un 22,5%), evidente segnale dell’altrettanto evidente sorpasso inflitto alla Lega. Secondo posto per il Partito Democratico (21,4%, numero in crescita del +0,4%). Terzo posto per il Carroccio (14,8% con un calo del -0,8%) e quarto, invece, per il partito dei pentastellati (12,3% con calo del -0,7%). Questi ultimi dati emersi, dunque, mostrano una crisi condivisa da Lega e Movimento 5 Stelle, usciti male dal voto nei comuni, tanto che hanno registrato il loro dato peggiore a partire da inizio legislatura.
Oltre al capitombolo di Lega e M5s, però, dai sondaggi è emerso anche un altro record negativo. Si tratta del dato riferito all’insieme dei partiti di maggioranza, che ad oggi si assesta a un 68,1%. Un numero “basso”, mai stato così basso da quanto è stato avviato il governo Draghi. Come anche spiegato da AGI, comunque, da queste prime rilevazioni è possibile notare un andamento pienamente coerente con le tendenze emerse nelle urne, ovvero da quelli che sono stati i “voti veri” degli italiani.
Per ciò che riguarda la supermedia riferita alle componenti del governo Draghi, invece, mostrano anche in questo caso un calo per la coalizione di centro-destra. Nello specifico, alla nascita dell’esecutivo la coalizione giallo-rossa valeva il 37,9%, mentre oggi registra un 35,5%. La componente di centro-destra, composta da Lega, Fratelli D’Italia e altri, passa da un 32,2% a un 24,8%. Per ciò che riguarda la componente centrista/liberale, invece, il calo è stato meno significativo: da 8,5% a 7,9&%.