Per l’ambasciatore Antonov le forniture di sistemi missilistici a lungo raggio a Kiev indicano che da parte americana non c’è volontà di pace.
Il diplomatico accusa l’amministrazione statunitense per la sua politica degli armamenti forniti alla resistenza ucraina.
Anatoly Antonov, ambasciatore russo a Washington, è preoccupato per l’invio in Ucraina da parte degli Usa di sistemi lanciarazzi multipli leggeri Himars (High Mobility Artillery Rocket System).
Antonov pensa soprattutto alle parole del sottosegretario alla Difesa statunitense, Colin Kahl: “Forniremo agli ucraini quello che gli serve per colpire gli obiettivi dentro il territorio ucraino”, spiegando che i primi quattro lanciarazzi M124 erano solo una “tranche iniziale” della fornitura di armamenti a Kiev.
Gli Usa non vogliono una soluzione pacifica, accusa Antonov
“Il fatto che un alto funzionario del Pentagono veda la possibilità di espandere le forniture di sistemi a lungo raggio è motivo di estrema preoccupazione”, ha dichiarato Antonov. “Questa affermazione può essere vista come l’intenzione di Washington di muoversi verso un’ulteriore escalation. Conferma solo che gli americani non hanno intenzione di vedere una soluzione pacifica“, ha detto l’alto diplomatico russo.
Antonov punta il dito contro l’amministrazione americana. Washington, denuncia, “sta portando i suoi partner a credere che non ci sia alternativa alla strada che prevede di fornire più armi al regime di Kiev”. Joe Biden lo ha già annunciato da tempo. Gli Stati Uniti forniranno a Kiev nuovi sistemi missilistici a lancio multiplo (Mlrs). Gli armamenti serviranno a fronteggiare l’aggressione russa e a bersagliare “obiettivi chiave”.