Non decolla il primo volo per deportare i migranti nel paese africano. È arrivato l’alt della Corte europea dei Diritti Umani.
Ma Londra ha già fatto sapere che non intende fare un passo indietro e dunque tirerà dritto.
Non è partito il primo volo che avrebbe dovuto trasportare in Ruanda i migranti arrivati illegalmente nel Regno Unito. Per il volo, che avrebbe dovuto trasferire 7 immigrati, è arrivato lo stop della Corte europea dei Diritti Umani. Poco prima del decollo è giunta infatti la sospensiva accordata dalla Corte dopo i ricorsi dell’ultimo minuto.
Un duro colpo per il governo, che però tira dritto
Una decisione in zona Cesarini che rappresenta un altro duro colpo per il premier britannico Boris Johnson e per il suo ministro degli Interni, Priti Patel. Il loro obiettivo è quello di disincentivare il tentativo dei richiedenti asilo di attraversare il canale della Manica deportando migliaia di irregolari in Ruanda grazie a un accordo tra il governo britannico e quello ruandese.
Ad ogni modo, ha affermato Priti Patel, il governo britannico non si farà scoraggiare dalla cancellazione del volo. Londra, ha sottolineato il ministro, prosegue “impeterrita” sul piano che le organizzazioni per i diritti umani hanno condannato con fermezza.