Aumentano i malumori e le insofferenze all’interno della maggioranza. A partire del M5s, ma anche Pd e Lega sono sempre più ai ferri corti.
Giuseppe Conte evoca le sofferenze dell’elettorato, Enrico Letta soffia sulla ferita della Lega per il flop del referendum sulla giustizia.
“Uscire dal governo? Ho incontrato tante persone che mi hanno fatto questa richiesta. L’ho toccata con mano questa richiesta. Il nostro elettorato sta soffrendo. Non ci sentiamo di voltare le spalle ai cittadini: l’ho detto quando siamo entrati al governo e ora che ci siamo avvitati in una spirale recessiva. Siamo responsabili ma che nessuno ci dica state zitti, che ci sia una sospensione della dialettica politica”. Sono le parole con cui il leader pentastellato Giuseppe Conte manda un messaggio chiaro al governo. Il presidente del M5s le ha pronunciate in conferenza stampa.
Letta punge il Carroccio sul referendum
Ma a agitare le acque dell’esecutivo non ci sono soltanto i Cinque Stelle. Anche da parte dem arriva benzina sul fuoco. Con Enrico Letta che, ospite di diMartedì su La7, ha commentato così la reazione della Lega alla sconfitta referendaria: “Sono colpito dal fatto che la reazione della Lega rispetto a un referendum che ha voluto e ha perso, è quella di continuare a rendere impossibile la riforma in Parlamento”.
Poi arriva il suggerimento al premier: stando così le cose non rimane che la questione di fiducia. “Lo dico al presidente del Consiglio e al governo: se continua così, l’unico modo per fare la riforma sarà mettere la fiducia al Senato e poi di nuovo alla Camera”. Non c’è altra soluzione, ha detto il segretario del Pd, “perché la giustizia è un tema fondamentale. È uno dei problemi di competitività del nostro Paese”.