Scritte intimidatorie sulla nuova sede Cgil a Olbia: “Landini nazista” e “Sindacato nazi”

Atto intimidatorio contro la sede della Cgil di Olbia: da poco inaugurata, sulla facciata sono apparse scritte contro il sindacato e il leader sardo. “Landini nazista”, e ancora “Sindacato nazi”.

Grave gesto intimidatorio, quello avvenuto ai danni della nuova sede della Cgil di Olbia. Sulla facciata dell’edificio sono apparse questa mattina delle scritte in vernice rossa, che recitano insulti nei confronti del sindacato – “Landini nazista” e “Sindacato nazi“, slogan accompagnati da una W disegnata all’interno di un cerchio.

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scritte intimidatorie: “Landini nazista” sulla faccia della Cgil di Olbia (foto via ANSA) – meteoweek.com

Sul caso stanno già indagando le forze dell’ordine, che hanno già provveduto ad acquisire le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate nell’area. “Condanniamo il vile atto di natura violenta e squadrista“, ha commentato il segretario della Cgil Sardegna, Samuele Piddiu.

“Occorre risposta del Paese contro ogni genere di azione violenta e fascista”

Sul grave atto intimidatorio stanno lavorando i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, guidati dal colonnello Davide Crapa. Secondo quanto viene riportato dalle fonti, pare che grazie alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona  i militari stiano già battendo una pista. Sarebbe stato immortalato, infatti, un uomo (dal volto però coperto) intento proprio ad imbrattare il muro con le scritte di vernice rossa, e a darsi poi alla fuga.

Sull’episodio sono arrivate subito le prime reazioni. La prima quella di  Samuele Piddiu, segretario della Cgil Sardegna: “Condanniamo il vile atto di natura violenta e squadrista compiuto questa notte per mano, al momento, di ignoti che hanno imbrattato i muri della sede della Camera del Lavoro di Olbia con scritte che prendono di mira, con intento intimidatorio fascista, l’intera organizzazione e il nostro segretario generale Maurizio Landini”.

Anche la segretaria territoriale, Luisa Di Lorenzo, si è espressa in merito all’atto vandalico: “Auspico un’indagine che faccia chiarezza su quanto accaduto proprio a pochi giorni dall’inaugurazione della nuova sede, un fatto che ha una simbologia identificabile con il movimento no vax e non può essere considerato isolato o sottovalutato”.

Mentre Maurizio Landini, leader sardo preso di mira dalle scritte intimidatorie, ha sottolineato che episodi del genere, così gravi, come quello accaduto ad Oblia, “si stanno purtroppo compiendo in diverse sedi sindacali in tutta Italia”. Per questo motivo è importante “alzare ulteriormente il livello di attenzione e presidio democratico in tutto il Paese contro ogni genere di azione violenta e fascista”.

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