Lo scrittore aveva 85 anni, aveva raccontato le complessità del Medio Oriente
È morto oggi, martedì 14 giugno, il noto scrittore israeliano Abraham Yehoshua, ritenuto uno dei più grandi narratori del nostro tempo, che ha raccontato le complessità del Medio Oriente. Lo scrittore è deceduto all’Ichilov Hospital, a Tel Aviv. Aveva 85 anni.
Nel pomeriggio di domani si terrà la sepoltura a Ein Carmel, nella parte settentrionale di Israele. A pubblicare i suoi romanzi in italiano è stato Einaudi. Le sue opere sono state redatte tra il 1977 e il 2021. Tra i titoli più noti: “L’amante”, “Un divorzio tardivo”, “Cinque stagioni”, “Il signor Mani”, “Ritorno dall’India”, “Viaggio alla fine del millennio”, “La sposa liberata”, “Il responsabile delle risorse umane”, “Fuoco amico”, “La scena perduta”, “La comparsa”, “Il tunnel”, “La figlia unica”.
I suoi romanzi sono stati editati in 22 lingue. Lo scrittore era nato a Gerusalemme il 19 dicembre 1936, e oltre a scrivere, Yehoshua era anche docente. Ha insegnato negli Usa e più precisamente in prestigiosi atenei quali Harvard, Chicago e Princeton. In seguito, ha insegnato letteratura comparata all’Università di Haifa. Da giovane soggiornò per un lungo periodo a Parigi e lì assunse l’incarico di segretario generale dell’Unione degli Studenti Ebrei.