Muore a 39 anni l’ex calciatore di Treviso e Torino Omolade: l’uomo è stato trovato senza vita all’interno di un auto a Palermo. Si indaga sulle cause del decesso.
Lutto nel mondo dello sport. Gli appassionati di calcio piangono la morte di Akeem Omolade Oluwuashegun, ex attaccante nigeriano di Treviso e Torino. Secondo quanto viene riportato dalle agenzie di stampa, il 39enne sarebbe stato ritrovato senza vita all’interno di una macchina nel quartiere di Ballarò, a Palermo.
Sembra sia stata completamente esclusa l’ipotesi di morte violenta. Il tutto si è verificato nelle scorse ore. Secondo quanto si apprende, nella mattinata di oggi l’ex calciatore aveva chiesto un passaggio ad un amico per andare a fare un controllo medico. Immediato però il malore che improvviso avrebbe colto il 39enne.
Muore a 39 anni l’ex calciatore Omolade
Akeem Omolade Oluwuashegun, 39enne nigeriano, è morto nella giornata di oggi a Palermo, in via Martoglio. L’ex calciatore, che nel 2003 aveva giocato in serie A con il Torino, è stato trovato senza vita all’interno di un auto, quella dell’amico che lo stava in quel momento accompagnando a farsi fare un controllo medico.
Come viene spiegato dalle fonti, infatti, già da qualche giorno il 39enne avrebbe avvertito un dolore sospetto alla gamba. Per questo motivo avrebbe pensato di sottoporsi a dei controlli specialistici. Nella giornata di oggi avrebbe dovuto fare un esame forse più approfondito della sua condizione, e l’amico lo stava per questo accompagnando presso il Policlinico.
Come spiegato da Il Corriere dello Sport, appena salito in macchina, però, Omolade si sarebbe sentito male. Immediata la chiamata ai soccorsi, che sono giunti tempestivamente in quella via del quartiere di Ballarò. Al loro arrivo, però, l’ex calciatore era già morto, e non c’era più nulla che si potesse fare.
Sarà ora compito dei carabinieri e delle autorità competenti cercare di risalire a cosa abbia provocato il decesso dell’ex calciatore. Sul suo corpo non sarebbero stati trovati segni di violenza o ferite, e pare che lo sportivo non avesse mai avuto pregressi problemi di salute. Già acquisita tutta la documentazione medica necessaria a far luce sul decesso.
Il suo nome divenne famoso anche a seguito di un brutto caso di razzismo. Nel 2001, infatti, i compagni del club veneto del Treviso si dipinsero il volto di nero per esprimere solidarietà nei suoi confronti, dopo che era rimasto vittima di manifestazioni e insulti da parte degli ultrà, schieratisi contro il suo acquisto.