Finisce in lockdown il quartiere più popoloso della capitale cinese dopo la scoperta di un cluster partito da un bar.
Per tre giorni tutti i residenti dovranno quindi sottoporsi a test a tappeto per il Covid-19.
Torna la paura del virus in Cina. Cluster “feroce” di Covid nel centro di Pechino. Via allora a test di massa, lockdown e barricate. È lo scenario che attende il distretto più popoloso della capitale cinese, quello di Chaoyang. Dove, a causa di una ”feroce” epidemia, da oggi e per tre giorni i residenti dovranno sottoporsi ai test per il coronavirus. Lo ha riferito il portavoce dell’amministratore locale Xu Hejian nel corso di una conferenza stampa.
Una decisione arrivata dopo che da giovedì sino a ieri sono state riscontrate 166 ”infezioni a grappolo” originate dal bar di un supermercato, l’Heaven, a Chaoyang. Tra i casi di contagio, 145 erano riconducibili a clienti del bar. Nella giornata di ieri confermati 29 casi a trasmissione locale e 22 asintomatici.
Test a tappeto e quartieri barricati per arginare il contagio
”Al momento esiste ancora il rischio di un’ulteriore diffusione. Il compito più urgente al momento è rintracciare la fonte del cluster e anche gestire e controllare i rischi”, ha fatto sapere Xu, spiegando che la Cina vuole prevenire il sorgere di “amplificatori dell’epidemia”.
Intanto due edifici con centinaia di persone sono finiti in quarantena a Chaoyang dopo la scoperta di un singolo caso di positività al Covid. Attorno al complesso le autorità hanno eretto alte barricate di metallo. Il personale sanitario, in tute ignifughe, è entrato per disinfettare l’edificio. Mentre varie attività commerciali delle zone limitrofe, compreso il “Paradise Massage & Spa”, sono state temporaneamente messe in isolamento. La polizia ha delimitato la zona col nastro e la sicurezza ha bloccato le uscite.