Si ipotizzano un corto circuito dell’impianto di elettricità, una stufa rimasta accesa o anche le braci di una sigaretta caduta in modo accidentale
Tragico avvenimento ad Auronzo di Cadore (Belluno), dove i vigili del fuoco, sul posto per domare il rogo di un camper posteggiato in una piazzola di sosta, hanno rinvenuto un corpo carbonizzato.
La persona trovata morta è un uomo, che forse stava dormendo quando le fiamme si sono propagate. I vigili sono riusciti a domare le fiamme, ma il furgone adibito a camper ne è uscito devastato. Il camper andato distrutto risulta appartenere a Luca Bianco, insegnante che sette anni fa si recò a scuola, allo “Scarpa Mattei” di San Donà di Piave (Venezia), vestito da donna. In quel periodo, il professore si faceva chiamare “Cloe”.
Nel frattempo, la Procura ha disposto il test del Dna per domani, in modo da confermare l’identità del cadavere rinvenuto carbonizzato. L’uomo a cui il camper è intestato è separato con una figlia, con cui da tempo non aveva contatti. Non si esclude, tra l’altro, che il furgone camper fosse il rifugio di fortuna dell’uomo, dato il posto in cui lo hanno trovato.
È infatti una vecchia discarica sita a Miniera, dietro la strada regionale 48 delle Dolomiti. Gli inquirenti hanno sottoposto tutta la zona a sequestro. Attualmente l’ipotesi più plausibile, secondo gli investigatori, è che l’incendio sia scaturito a causa di un corto circuito dell’impianto di elettricità o a causa di una stufa rimasta accesa o per via di braci di una sigaretta caduta in modo accidentale mentre l’uomo era intento a riposare.