Tre milioni di italiani nel corso dell’emergenza Covid e del lockdown hanno preso un cane per compagnia. Ma a fine emergenza, la maggior parte li ha riportati nei canili o affidati
L’arrivo dell’emergenza Covid ha portato a un autentico boom di adozioni di cani, tant’è che secondo un sondaggio che “Facile.it” ha affidato a “Emg different”, 3,4 milioni di italiani tra il 2020 e il 2021, hanno deciso di adottare un cane.
Ma in una nota, si legge che dopo questo incredibile exploit, al termine del lockdown, 117 mila padroni li hanno riportati al canile o lo hanno affidato a qualcun altro. Il 28,3% di chi ha deciso di prendere un cane negli ultimi due anni ha raccontato di aver fatto tale scelta per rendere più leggero il lockdown e circa 196 mila persone hanno confessato di averlo fatto solo per aggirare i limiti negli spostamenti che il governo aveva imposto in quella fase dell’emergenza.
Il motivo principale per cui i padroni hanno scelto di non tenere più con sé il cane adottato nel corso della pandemia è che, una volta terminato il lockdown, hanno valutato che l’animale era complesso da gestire e per questo non lo volevano più. Il 37% ha rinunciato per danni causati dall’animale.
Giani: «Peccato italiani rinuncino alla gioia della compagnia di un cane»
La responsabile delle assicurazioni di Facile.it, Irene Giani, ha detto che «è un peccato che tanti italiani rinuncino alla gioia della compagnia di un cane o di un gatto per la paura dei danni che l’animale potrebbe causare», poiché attualmente «esistono tante assicurazioni per cani e gatti che, con poche decine di euro all’anno, non solo mettono al riparo il padrone dai rischi economici legati all’esuberanza dell’animale ma possono anche assistere in caso di viaggio con i nostri amici a quattro zampe».
Giani sottolinea anche come in una fase in cui stanno per avere inizio le vacanze estive, è essenziale esserne a conoscenza per provare a combattere il fenomeno degli abbandoni.