Col decreto Aiuti arriva il bonus 200 euro. Si tratta di una misura una tantum contro il caro vita. A beneficiarne sarà almeno un italiano su due.
A ricevere il bonus anti inflazione sarà una platea di 31,5 milioni di persone, cioè più di metà della popolazione italiana.
Il bonus previsto dal Decreto Aiuti sarà destinato a chi rientra in una di queste categorie: lavoratori dipendenti (compresi gli autonomi, per i quali l’importo del bonus è in via di definizione), pensionati, disoccupati, collaboratori e percettori del reddito di cittadinanza.
Tutti però dovranno però avere un requisito per poter ottenere il bonus 200 euro: un reddito (o una pensione) inferiore ai 35 mila euro lordi. Circa la metà della platea, ben 15 milioni, sono lavoratori dipendenti impiegati sia nel privato che nel pubblico, lavoratori stagionali o domestici, del turismo o dello spettacolo.
Ognuna di queste categorie dovrà osservare regole e procedure differenti per poter fare domanda e accedere così al bonus. Ecco quali sono.
Per i dipendenti pubblici e privati (circa 13,8 milioni di persone) il bonus arriverà direttamente nella busta paga di luglio. A versarlo sarà il datore di lavoro. Spetterà a lui, poi, compensare attraverso l’Uniemens. Cioè con la denuncia obbligatoria mandata ogni mese all’Inps dai datori di lavoro del settore privato che assolvono la funzione di sostituto d’imposta. La denuncia serve a raccogliere, per ogni singolo lavoratore, i dati retributivi e contributivi.
Per poter godere della misura sono necessarie due condizioni: la prima condizione è aver ottenuto, almeno per un mese, da gennaio ad aprile, lo sconto dello 0,8% previsto dalla legge di bilancio 2022 per chi ha una retribuzione imponibile mensile entro 2.692 euro; la seconda condizione è quella di non percepire una pensione o il reddito di cittadinanza. Con ogni probabilità sarà sempre il datore di lavoro o i consulenti aziendali a preparare la dichiarazione che poi andrà firmata dal lavoratore. Rimosso alla fine nel decreto il conguaglio a dicembre. Non sarà necessario dunque restituire il bonus alla fine dell’anno nel caso mancassero i requisiti, ma il controllo andrà eseguito mensilmente.
Anche colf, baby sitter e badanti beneficeranno del bonus. A condizione che abbiano in corso almeno un rapporto di lavoro regolare alla data del 18 maggio 2022. Si parla di 750 mila lavoratori. Nel caso dei lavoratori domestici spetterà però al lavoratore stesso – e non al datore di lavoro – fare richiesta del bonus all’Inps attraverso un patronato. L’Inps sta preparando una piattaforma web per accogliere le richieste a versare direttamente il bonus ai lavoratori richiedenti, sulla falsariga di quanto già avvenuto col bonus Covid ai lavoratori domestici nel periodo aprile-maggio 2020.
Anche i lavoratori stagionali, dello spettacolo e a tempo determinato del turismo (circa 650 mila persone in totale) potranno avere il bonus 200 euro. Ma lo potranno ricevere solo dopo le denunce Uniemens di luglio. Dunque dopo il 31 agosto 2022. Anche in questo caso si passerà attraverso l’Inps, ma in maniera automatica. Ad eccezione dei lavoratori stagionali a termine o intermittenti, i quali invece dovranno fare richiesta all’Inps (ancora da stabilire le modalità pratiche), nell’eventualità in cui nel 2021 avessero lavorato almeno per 50 giorni. Una regola valida anche per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che con almeno 50 contributi giornalieri versati nel 2021. In ambedue i casi l reddito non potrà esser superiore ai 35 mila euro.
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