Il presidente ucraino mette in guardia l’Europa: la guerra in Ucraina non è solo un affare regionale, è una questione globale.
Che presto potrebbe coinvolgere anche il Vecchio Continente, ha aggiunto il capo di stato ucraino.
Una situazione di stallo nel conflitto con Mosca “non è un’opzione per noi”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, chiedendo di nuovo ai Paesi occidentali il supporto militare per ristabilire l’integrità territoriale dell’Ucraina. “Siamo inferiori in termini di equipaggiamento e quindi non siamo in grado di avanzare”, ha rivelato Zelensky in una intervista al Global Boardroom del Financial Times. “Soffriremo più perdite e le persone sono la mia priorità”, ha detto.
Riportare i russi nelle posizioni pre-invasione del 24 febbraio, ha aggiunto Zelensky, sarebbe una “seria vittoria temporanea” per Kiev, ma l’obiettivo finale resta riconquistare la piena sovranità sul proprio territorio.
Il conflitto in Europa orientale, ha ricordato Zelensky, “non è semplicemente un problema per l’Ucraina, questa è una questione globale. Questa è una guerra in Europa, potrebbe estendersi fino ai vostri confini“.
Un nuovo attacco russo a Kharkiv ieri ha fatto un morto e tre feriti. Lo ha riportato il sindaco locale Igor Terekhov. Mosca “non lascia stare Kharkiv e tiene costantemente le persone nella paura”, ha dichiarato Terekhov.
Le forze russe nel frattempo fanno sapere di aver ripreso il totale controllo dell’area residenziale di Severodonetsk. Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, che ha annunciato anche la “liberazione” della città di Svyatogorsk, nella parte settentrionale della regione di Donetsk. “Una parte significativa delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk lungo la riva sinistra del fiume Seversky Donec, comprese le città di Krasny Liman e Svyatogorsk, così come altri 15 insediamenti, sono state liberate“, ha dichiarato Shoigu. Le truppe russe, ha aggiunto, sono entrate a Studenok, Yarovaya, Kirovsk, Yampol e Drobyshevo.
Il ministro ha poi annunciato che il porto di Mariupol e le acciaierie Azovstal – compresi i tunnel – sono stati sminati. “Il porto marittimo di Mariupol è stato ripulito dalle mine. Funziona normalmente e ha iniziato a ricevere navi mercantili”, ha reso noto Shoigu.
Nella città portuale conquistata dai russi si teme però una epidemia di colera a causa dell’acqua contaminata e dei cadaveri che non sono stati seppelliti. Tanto che le autorità russe stanno pensando a una quarantena. Uno dei governanti locali che ha abbandonato la città ha rivelato che rifiuti e corpi in decomposizione hanno contaminato l’acqua, riferisce la Cnn. Anche l’Oms ha lanciato l’allarme sul pericolo del colera.
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