Maxi operazione della polizia postale colpisce gruppi criminali che manomettevano i circuiti di videosorveglianza per spiare comuni cittadini.
Ma l’intrusione degli spioni informatici non risparmiava palestre e studi professionali.
Erano due i gruppi criminali di spioni informatici che si introducevano nei sistemi di videosorveglianza per ficcare il naso nelle case private. Ma si infilavano anche negli spogliatoi di palestre, piscine, studi privati ecc. Era tutto un sistema criminale quello smantellato della polizia postale di Milano, in sinergia con il servizio polizia postale di Roma e la procura della Repubblica di Milano.
Una complessa operazione di polizia giudiziaria ha così portato alla luce una ramificata organizzazione. Protagonista di numerose intrusioni informatiche negli impianti di videosorveglianza per spiare i cittadini in dieci città italiane.
L’operazione ha portato a diverse perquisizioni domiciliari e informatiche nelle città interessate e al sequestro di una sostanziosa quantità di materiale informatico.
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