Sempre più difficile la situazione a Severodonetsk per l’esercito di Kiev. I russi appaiono più numerosi e potenti.
Proseguono i raid di Mosca in varie zone del paese con danni alle infrastrutture civili, feriti e morti.
Le truppe ucraine che presidiano la città orientale di Severodonetsk “mantengono le loro posizioni” malgrado gli attacchi delle forze russe. Ma ad ogni modo i soldati di Mosca risultano essere “più numerosi e più forti”. Lo ha rivelato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Rivolgendosi ai giornalisti a Kiev, Zelensky ha detto che la situazione sul fronte orientale è “difficile”. Severodonetsk e Lysychansk “sono città morte oggi”, ha affermato il capo di stato ucraino.
Intanto l’esercito russo continua a attaccare Severodonetsk lanciando missili contro le vicine città di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. Le forze russe, spiega lo stato maggiore ucraino, hanno sparato colpi di mortaio e di artiglieria contro le truppe ucraine a difesa di Severodonetsk. Danneggiate anche le infrastrutture nelle città di Metolkino, Borivske, Ustynivka e Toshkivka. I russi bombardano anche le infrastrutture civili a Chernihiv e Sumy.
Attacchi a Sviatohirsk e Sloviansk
Mosca ha ripreso ad attaccare anche vicino a Sviatohirsk, a circa 20 km di distanza a nord di Sloviansk. Ma le forze russe hanno subito perdite, afferma sempre lo stato maggiore ucraino. Nuovi raid aerei contro Sloviansk, a più di 300 miglia a est di Kiev. A Luhansk invece i russi hanno cercato di assalire due distretti, Bilohorivka e Mykolaivka. Nei prossimi giorni l’esercito russo potrebbe raddoppiare gli sforzi per espugnare Severodonetsk facendo impiego dell’artiglieria pesante.
I raid russi a Mykolaiv di ieri mattina hanno provocato un morto e 29 feriti. Lo ha reso noto su Telegram la presidente del consiglio regionale della città, Hanna Zamazieieva. “Gli occupanti hanno colpito edifici residenziali in diverse parti della città dove non ci sono strutture militari”, ha denunciato Zamazieieva.
I soldati ucraini contrattaccano nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. Avrebbero bersagliato con colpi di mortaio la la città di Tyotkino, facendo solo danni materiali. Lo ha fatto sapere su Telegram il governatore della regione Roman Starovoit. In particolare, sono stati bersagliati un ponte, un edificio residenziale e una raffineria di zucchero.