Per anni l’Italia è stata al centro di una grossa anomalia Europea.
Infatti era uno dei pochissimi paesi in Europa a non avere il salario minimo.
Adesso è ancora nell’ambito di questa anomalia perché ovviamente il salario minimo continua a non esistere, ma almeno se ne parla e c’è la speranza che possa arrivare.
In effetti c’è una manovra a tenaglia sul salario minimo in Italia attualmente. I 5 stelle stanno spingendo perché venga approvato ed il PD sembra abbastanza convinto a dare una mano.
Le forze di centro-destra prevedibilmente si oppongono al salario minimo, ma anche sul fronte dell’Unione Europea si sta lavorando per rendere il salario minimo una norma vincolante per tutti i paesi. Dunque questa volta finalmente un salario minimo potrebbe arrivare in Italia. La situazione lavorativa in Italia è semplicemente disastrosa. I giovani vengono pagati una miseria ed in generale le condizioni di lavoro sono veramente scadenti.
La famosa questione per la quale non si trovano camerieri e non si trovano dipendenti è dovuta semplicemente al fatto che le paghe sono così basse che molti preferiscono non lavorare. Di conseguenza l’introduzione del salario minimo è assolutamente sacrosanta ma vanno fatte alcune precisazioni. Innanzitutto non sappiamo bene a che cifra sarà portato questo salario minimo. Il salario minimo in Germania è a €12 l’ora ma appare veramente difficile che in Italia si possa arrivare a cifre del genere. In secondo luogo sappiamo benissimo come funziona il lavoro in Italia.
Gli illuminati imprenditori italiani ci metteranno assai poco a costringere i lavoratori a dichiarare che fanno un numero minore di ore di lavoro in modo tale che si appaia in linea con il salario minimo. In Italia il lavoro nero è diffusissimo e quindi non ci vuole poi tanto a capire che le norme sul salario minimo saranno facilmente aggirate. Ecco perché in Italia sarebbe realmente urgente una misura della quale ultimamente si sta parlando tantissimo e vale a dire il reddito di base universale.
Sono decenni che prestigiose università in tutto il mondo studiano il reddito di base universale ed anche in altri paesi europei sono partiti dei progetti pilota. Ovviamente far partire il reddito di base universale non è uno scherzo perché imporrebbe un ripensamento radicale della macchina pubblica italiana, tuttavia probabilmente un dibattito su questo strumento così socialmente avanzato sarebbe veramente utile nel nostro paese.
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