“Parliamo di indossare la mascherina per cinque minuti. Inoltre si vota nelle scuole e a scuola si va con la mascherina. E’ una polemica ridicola”. L’opinione di Andrea Crisanti.
Sebbene oramai non sia obbligatorio quasi da nessuna parte indossare la mascherina, una circolare ministeriale ne prevede l’obbligo per i cittadini si recheranno alle urne e i componenti dei seggi per le votazioni previste per il 12 giugno.
Questo fine settimana infatti gli italiani saranno chiamati a esprimere la loro opinione circa i cinque quesiti referendari sulla giustizia che prevedono: l’abolizione della legge Severino, la limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni, la valutazione professionale dei magistrati, e l’elezione dei componenti togati del Csm. Si voterà inoltre in diversi comuni per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione dei sindaci.
L’OPINIONE DI CRISANTI
Una misura di buon senso secondo gli esperti, in particolare al direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, Andrea Crisanti, il quale si domanda “perché l’obbligo di mascherina per accedere ai seggi elettorali? Perché i seggi stanno dentro le scuole, per iniziare. E dentro le scuole si va con la mascherina. Non lo vedo così assurdo“
Per Crisanti il dibattito che si sta scatenando intorno a questa questione alimenta una polemica inutile. “Vedo ridicolo che noi dobbiamo stare a discutere di questa cosa – afferma l’esperto -. E’ ridicola la polemica. Stiamo discutendo se metterci la mascherina 5 minuti per andare a votare. Io certo che me la metto senza problemi” conclude.