Le testimonianze delle ragazze adolescenti che hanno denunciato molestie sessuali il 2 giugno, mentre tornavano da una gita a Gardaland
Erano ammassate e non riuscivano a muoversi su quel treno dove hanno subìto molestie sessuali. Come riporta Repubblica, le ragazze hanno raccontato di essere state circondate, con un caldo soffocante, che ha causato lo svenimento di alcune di loro. «Cercavamo un controllore senza trovarlo, ci palpeggiavano il sedere e altre parti del corpo. E ridevano di noi», hanno detto le ragazze, che hanno aggiunto di aver pure subìto un insulto razzista:«Ci dicevano: ‘Le donne bianche qui non salgono’».
Dopo quel viaggio terribile a bordo del regionale che le riportava verso casa dopo una gita a Gardaland, le ragazze hanno sporto denuncia per molestie sessuali alla Stazione Centrale di Milano. Doveva essere la piacevole conclusione di una gita, e invece il viaggio da Verona a Milano si è trasformato in un incubo.
Volevano solamente passare una giornata all’insegna del divertimento e invece il fastidio di avere quelle mani addosso non è semplice da scordare. Si tratta di ragazze minorenni, tra i 16 e i 17 anni, che abitano tra Milano e Pavia. I loro racconti fanno venire alla mente i brutti episodi di molestie verificatisi a piazza Duomo, a Milano, la notte di Capodanno. L’ultimo giorno dell’anno, infatti, c’era stata una notte di violenze, con il branco che insultava, minacciava, metteva mani addosso, con dieci vittime appurate.
Una scena del genere si è ripetuta lo scorso giovedì, a Peschiera del Garda (Verona). La stazione era invasa da più di 100 ragazzi, in gran parte nordafricani. La maggioranza minorenni o che hanno compiuto 18 anni da poco. Grida, spinte, corse, sputi, offese. L’ipotesi su cui si sta indagando è che questi ragazzi possano aver preso parte del gruppo che si è recato al raduno organizzato tramite filmato su Tik Tok, che ha portato a una maxi rissa sulla spiaggia della località in provincia di Verona.
La versione delle ragazze
Le ragazze hanno raccontato di essere riuscita a fatica a salire a bordo del convoglio. Era super affollato, gente ovunque, faceva molto caldo e non c’era spazio per divincolarsi. «A malapena riuscivamo a respirare. Il treno non partiva, le porte erano chiuse», dicono e proseguono rammentando che desideravano solo scendere, «ma qualcuno ha azionato il freno d’emergenza, è anche scattato l’allarme. Ci siamo accasciate, in lacrime. Più andavamo avanti, più la ressa aumentava così come il caldo. Almeno tre volte mi sono sentita toccare il sedere. Lo stesso è accaduto anche alle altre mie amiche».
Sono rimaste in questo modo per 10 minuti, ammassate e senza possibilità di muoversi, «circondate da un branco di ragazzi. Avevo i capelli completamente bagnati per il caldo e l’agitazione». Erano molto spaventate, non hanno contattato le forze dell’ordine ma i loro genitori, che hanno cercato di chiamare i carabinieri. Nessuna di loro è tornata a scuola, «siamo ancora scioccate, alcune di noi non hanno dormito». Del caso si sta occupando la polizia di Verona che intende appurare fatti ed eventuali responsabilità.