Ha confessato l’autrice dell’insano gesto che poteva costare molto più caro alle due sorelle sfregiate con l’acido a Napoli.
A costituirsi la zia delle due giovani. Gli investigatori seguono la pista familiare e cercano di risalire agli altri partecipanti all’agguato.
“Sono stata io”. Si è costituita una giovane donna per il grave episodio delle due sorelle di 17 e 23 anni sfregiate con l’acido a Napoli due giorni fa, mentre passeggiavano in Corso Amedeo di Savoia. L’autrice del gesto ha 22 anni ed è la zia delle ragazze ferite. Un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi per le due giovani, ferite a guancia e braccio destro (la sorella maggiore) e a naso e guancia destra la diciassettenne.
Interrogata a lungo in Questura
La donna si è presentata in Questura, dove ha ammesso di essere l’autrice del vetrioleggiamento. Agli investigatori, che l’hanno interrogata a lungo alla presenza del suo avvocato, ha risposto di non poter negare davanti all’evidenza delle prove in possesso della Questura. Alla 22enne viene contestato, in concorso, il reato di «deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso».
All’origine del gravissimo gesto ci sarebbero dei pesanti dissidi familiari. Per la donna è giunto il fermo di polizia giudiziaria. Adesso gli investigatori si concentreranno sulle altre persone che hanno partecipato all’agguato. A avvicinare le due sorelle, infatti, sono stati tre scooter dove viaggiavano tre ragazzi (alla guida) e tre ragazze a bordo del sedile posteriore.