Ucraina, sanguinosa scia di morti: oltre 3mila i soldati russi rimasti uccisi

Conflitto in Ucraina, un’indagine della BBC avrebbe indentificato oltre 3 mila soldati rimasti russi uccisi a causa dell’invasione. Il 20% dei deceduti sarebbe composto da ufficiali.

Tanti i militari russi rimasti uccisi a partire dall’inizio del conflitto, che li vede coinvolti in Ucraina. Secondo quanto viene stimato dai giornalisti della BBC, che hanno condotto un’indagine indipendente, si parla di un 20% dei soldati dell’esercito inviato sul campo. L’elenco sarebbe stato stilato sulla base di dati di pubblico dominio, oltre che di alcune conversazioni intrattenute con le famiglie dei caduti.

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Ucraina, sanguinosa scia di morti oltre 3mila i soldati russi rimasti uccisi (foto via BBC) – meteoweek.com

Sempre secondo l’indagine, sarebbero state trovate tombe recenti in 11 cimiteri situati in varie zone della Russia. Sebbene non tutte e lapidi non indicherebbero la morte dei soldati in Ucraina, molte di loro mostrano foto di uomini in uniforme, e sarebbero adornate di corone di fiori con la scritta “ministero della difesa”.

Le stime dei soldati russi caduti in battaglia

Sarebbero più di 3.000 i soldati russi ad essere rimasti uccisi in Ucraina, dopo più di tre mesi di conflitto. A riportare i dati è stata la BBC, che avrebbe raccolto dei dati open source per identificare (e verificare) la morte di 3.052 militari russi, utilizzando social media, notizie o conferme da parte dei parenti.

Sebbene sia improbabile che il numero rifletta le perdite effettive della Russia in Ucraina, la cifra supera già di gran lunga le stime ufficiali del ministero della Difesa russo. La Russia ha annunciato per l’ultima volta le sue perdite militari circa un mese dopo l’invasione, sostenendo che 1.351 soldati fossero rimasti uccisi a partire dall’inizio dell’operazione militare.

Altre stime sul bilancio delle vittime tra le fila dei militari russi vanno dai 15.000 supposti dal ministero della Difesa britannico, a oltre 30.000 vittime riportate invece da funzionari ucraini. Come riportato da The Moscow Times, secondo alcune indagini indipendenti pare che quattro su cinque delle persone uccise avevano tra i 18 ei 35 anni, con un’età media di 28 anni al momento della morte.

Alcune delle regioni più povere della Russia, comprese le Repubbliche di Buriazia, Daghestan e Cecenia, avrebbero inoltre riportato il maggior numero di vittime, con oltre 100 soldati morti. Nel frattempo, Mosca e San Pietroburgo hanno pubblicamente denunciato rispettivamente 5 e 12 militari locali rimasti uccisi in Ucraina. Dal canto loro, le Nazioni Unite stimano che più di 4.000 civili ucraini siano stati uccisi durante l’invasione russa del paese, anche se affermano che il numero reale potrebbe contarne “migliaia di più”.

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