Durante il processo per la morte di Niccolò Ciatti, i giudici hanno ascoltato i genitori del giovane, che non nascondono il profondo dolore
Durante il processo per la morte di Niccolò Ciatti, massacrato a morte nell’estate 2017 a Lloret de Mar, in Spagna, i giudici spagnoli hanno sentito i genitori del ragazzo. La madre, Cinzia, dopo aver descritto il figlio, è scoppiata in lacrime.
Molto forte l’emozione nel parlare di lui, tant’è che la donna non è riuscita a trattenere il dolore. «Non ci aveva mai creato problemi, il suo sport era il nuoto. La sera era stanco per il suo lavoro al mercato e andava a letto». Poi si commuove e il magistrato la stoppa, dicendo che basta così. In seguito entra il padre di Niccolò, Luigi Ciatti.
La testimonianza del padre di Niccolò è molto breve, poiché il dolore è immenso tanto quanto quello della sua compagna. Anche lui si stoppa dopo un po’, poi finisce la deposizione.
La vicenda
Niccolò Ciatti è morto in seguito a un bruto pestaggio occorso all’esterno di una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Il padre di Niccolò rammenta che il figlio era lì in vacanza con altri sei amici, e che «subito dopo sarebbe partito con la sua fidanzata». Poi, ricorda la chiamata con cui un amico del figlio, Simone Vanni, li avverte di quanto era occorso:«Era la mattina alle cinque, eravamo anche noi in vacanza in alta Italia, partimmo subito».
In seguito, Niccolò spirerà in nosocomio. Ma da quel violentissimo calcio subìto in testa, non era mai riuscito a riprendersi. Intanto i difensori dei due ceceni imputati nel processo, Rassoul Bissoultanov, che gli diede il calcio e il connazionale Movsar Magomadov, stanno provando a far diminuire le responsabilità dei due, che anche oggi era presenti in tribunale.