Le Fiamme Gialle hanno rimpiazzato i pirati per beccare gli utenti che si collegavano. Ora rischiano fino a tre anni di prigione
Durante l’ultima gara di serie A e di Conference League, sono molti gli amanti del calcio che hanno cercato di guardare i match in modo illegale tramite internet e Iptv, ma hanno trovato una spiacevole sorpresa.
Sono infatti caduti nella “rete” della Guardia di Finanza, che ha messo su un’operazione per stanare gli internauti che si connettono a piattaforme illecite per guardare le gare. I finanzieri dapprima hanno posto sotto sequestro “Stream Creed”, piattaforma che tramite una rete di rivenditori e gestori divulgava sul web le gare trasmesse in televisione e che aveva, più o meno, 20 mila utenti.
In seguito, i finanzieri del nucleo Tutela privacy e frodi tecnologiche hanno rimpiazzato i pirati e atteso la connessione degli utenti. E qui è partita la trappola. Invece del match, chi si è connesso usando le credenziali predisposte dai pirati si è visto di fronte un pannello in cui la Gdf avvisava gli internauti che il sito tramite cui si stavano connettendo per vedere la partita era sequestrato e i loro dati tracciati e conservati.
Ora le sanzioni che gli utenti rischiano sono salatissime, tant’è che partono da 2.500 a 25 mila euro ma quel che è peggio si rischiano da sei a tre anni di carcere.