La Russia testa il missile Tzircon: nuova distruttiva arma per Putin

Le forze armate russe hanno annunciato di aver testato il nuovo missile ipersonico, in grado di trasportare anche testate nucleari.

La Russia prosegue nella sua politica muscolare, in una pericolosa gara con la NATO. E’ stato annunciato ieri un nuovo test per il missile ipersonico Tzircon (o Zircon), arma potentissima capace di superare di 9 o 10 volte la velocità del suono e di trasportare ordigni nucleari.

Il missile Tzircon
Il missile Tzircon

Giochi di guerra

Clima da Guerra Fredda, o forse peggio: tra il conflitto reale, combattuto sul terreno e drammaticamente sanguinoso in Ucraina, i test di armi devastanti, le politiche di riarmo e le dichiarazioni infuocate, il clima sul pianeta Terra non era così teso da anni. Quella a cui stiamo assistendo è una enorme guerra per ridefinire e ribilanciare l’egemonia globale, che sta sfuggendo inesorabilmente dal monopolio americano per diventare elemento di contesa globale. E dunque il pericolo è che la situazione peggiori, e che la guerra in corso in Ucraina possa allargarsi: i segnali, purtroppo, non stanno andando in direzione di una de-escalation. Il test effettuato dalle forze armate russe è solo l’ultima delle brutte notizie che arrivano: il missile Tzircon è ritenuta una delle più potenti armi in possesso di Mosca, potenzialmente capace di trasportare anche testate nucleari. Il primo collaudo risale al 2020, mentre l’inizio della fabbricazione in serie è partita nel 2021. Vladimir Putin, parlando di questo tipo di missile, lo aveva definito “invincibile”, riferendosi in particolare alla elevatissima velocità: si stima che possano superare di 9 o 10 volte quella del suono.

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Dimostrazione di forza

Il missile Tzircon è stato lanciato dalla fregata Ammiraglio Gorchkov dal Mare di Barents verso il Mar Bianco, entrambi situati a Nord della Russia e ad est della penisola scandinava. Può viaggiare a una velocità vicina a Mach 9 (circa 11mila chilometri orari), ad altitudini comprese fra i 30 e i 40 km, dove l’aria è più rarefatta e l’attrito inferiore. Il test, effettuato in questo determinato momento, è sicuramente un tentativo volto a smontare le tesi, diffuse dalla NATO e da alcune cancellerie occidentali (Gran Bretagna su tutte), di indebolimento della potenza militare russa in seguito all’accanita resistenza ucraina. Ma non solo: un’arma simile rappresenta un monito forte anche per chi non combatte (ancora) sul terreno, ma di fatto è in guerra: La Gran Bretagna, appunto, ma anche gli Stati Uniti e la Nato. “Attenzione” , sembra voler dire Putin con questo test: “possiamo arrivare facilmente anche a voi”.

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