Parla l’avvocato che segue Rosa Fabbiano, indagata per l’uccisione dell’anziana madre di 84 anni, ritrovata morta e fatta a pezzi in casa.
Sono ancora molte le zone d’ombra nella vicenda delittuosa, soprattutto per quel che riguarda le dinamiche familiari.
“La signora è devastata. È stata una tragedia all’interno della famiglia, potete capire come ci si sente”. Così l’avvocato Daniele Brambilla. È il legale di Rosa Fabbiano, la donna fermata per l’assassinio dell’anziana madre Lucia Cipriano, rivenuta a pezzi nella vasca da bagno della sua casa di Melzo. Il commento del legale arriva al termine dell’interrogatorio della sua assistita, avvenuto all’interno del carcere di San Vittore a Milano davanti al Gip Giulio Fanales, al procuratore aggiunto Laura Pedio e alla pm Elisa Calandrucci. L’indagata si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del Gip. Come già aveva fatto due giorni fa davanti al pm.
Dinamiche familiari ancora da approfondire
Il contesto in cui è maturato il delitto è quello “di una famiglia normale“, spiega il legale, mettendo in risalto che “il perché le sorelle non si siano prese cura della madre o il motivo per cui non si siano parlate tra di loro lo devo ancora accertare”. “A me non risulta che la signora non ricevesse aiuto”, “So che era pensionata, non so che lavoro facesse, ma non era vedova. Era separata”, aggiunge l’avvocato. Che spiega di dover ancora approfondire diverse questioni interne alla famiglia: “Le dinamiche familiari le devo capire bene anche io”, ha dichiarato.
Brambilla non esclude l’eventualità di chiedere una perizia psichiatrica. Ma prima, precisa, “voglio esaminare la documentazione. Io non ho in mano nulla per il momento, domani acquisirò tutta la documentazione e poi prenderò una decisione”. Anche per quel che concerne una eventuale richiesta di attenuazione della misura cautelare, il legale ha ribadito che “non è il momento di avanzare queste richieste. Prima esamino gli atti”.