Gianluca Vacchi, la colf: “Bestemmiava, non ci faceva riposare e ci tirava le bottiglie contro”

Gianluca Vacchi, la colf: “Bestemmiava, non ci faceva riposare e ci tirava le bottiglie contro”. Nuove dichiarazioni da parte della domestica dell’impenditore-influencer.

Un vero e proprio incubo, gli anni di lavoro a casa di Gianluca Vacchi. Sfruttamento, vessazioni, stress vari per realizzare ad hoc i video da lanciare su TikTok. Questo e altro ancora è ciò che denunciano i domestici che lavorano per l’imprenditore-influencer. Una delle sue ex colf ha già fatto causa al al suo ex datore di lavoro, e spiega – nell’atto di citazione civile – come sia stata vittima di turni lavoro massacranti, di mancanza o riduzione dei riposi e delle ferie previsti per legge, di turni straordinari non pagati.

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Gianluca Vacchi, la colf: “Bestemmiava, non ci faceva riposare e ci tirava le bottiglie contro” (fotogramma) – meteoweek.com

“La preparazione dei pasti, dell’abbigliamento o dei bagagli poteva scatenare scatti d’ira e comportamenti aggressivi”, si legge ancora nel documento. E oggi spuntano nuove dichiarazioni rilasciate dalla donna che ha portato Vacchi in tribunale.

“Ero l’unica domestica tuttofare. Fu un periodo terribile”

Laluna Maricris Bantugon, è la 44enne di origine filippina che ha prestato servizio a Gianluca Vacchi come domestica, nel periodo che va da maggio del 2017 fino a dicembre del 2020. La colf ha fatto causa all’ex datore di lavoro a causa dei soprusi e delle irregolarità che era costretta a subire quando ancora lavorava per lui. La donna ha denunciato orari massacranti di lavoro, comprendenti “venti ore al giorno, a volte anche di più”, ma ha parlato anche dei terribili scatti d’ira cui lei, e i suoi colleghi, erano costretti a subire da parte dell’imprenditore.

“Quando lui cercava le medicine che aveva perso e non trovava più, mentre le cercavamo, ci lanciava addosso delle bottiglie“, ha raccontato infatti la donna in una recente intervista per La Repubblica. “In alcuni casi dovevamo partecipare in prima persona ai video per TikTok anche se non volevamo comparire“, ha poi aggiunto la donna. E guai a sbagliare qualche mossa, o un passo. “Dovevamo presentarci vestiti con il grembiule da cameriere. Una volta abbiamo girato un filmato con dei colleghi maschi, uno ha sbagliato una mossa e lui gli ha dato una botta sul petto”, ha incalzato la 44enne.

Violenza fisica e anche verbale, quelle che Vacchi riservava ai suoi collaboratori domestici. “Diceva un sacco di parolacce, bestemmiava. Non ho mai sentito una persona dire così tante parolacce come lui”, ha confessato la colf. E ha infine ricordato i terribili momenti fatti di lavoro su lavoro, senza mai aver la possibilità di riposarsi un attimo. “Non mi fermavo mai”, ha spiegato la donna, che ha visto la sua condizione “peggiorare ulteriormente” dopo che Vacchi tornò a Milano. “Ero l’unica domestica tuttofare. Fu un periodo terribile“, ha spiegato la donna, che sarebbe stata costretta a lavorare 10 giorni di seguito, senza riposo.

Delle condizioni di lavoro indegne e denigranti, che hanno spinto sia la 44enne che gli altri collaboratori domestici a prendere in mano la situazione. Per questo motivo, dopo il licenziamento,  hanno pensato di citarlo davanti a un giudice. Bisogna ora aspettare il mese di novembre, però, mese in cui il tribunale deciderà se accogliere o meno la loro richiesta.

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