Ancora accuse pesantissime del presidente ucraino all’indirizzo della Russia, che starebbe portando avanti una politica genocidaria.
Sono più di 4 mila i morti civili dall’inizio della guerra, afferma l’Onu. Che aggiunge: le cifre reali però sono molto più elevate.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna ad accusare Mosca di voler compiere un genocidio in Donbass. L’attacco delle forze russe potrebbe terminare lasciando “disabitata” la regione del Donbass, ha affermato Zelensky. Che accusa il Cremlino di voler ridurre “a cenere” le città della regione. “Tutto ciò inclusa la deportazione del nostro popolo e l’uccisione di massa di civili è una evidente politica di genocidio perseguita dalla Russia“, ha detto Zelensky nel suo consueto discorso televisivo.
Onu, circa 4 mila civili morti da inizio guerra
Sfiorano i 4 mila i civili uccisi nel conflitto scoppiato il 24 febbraio scorso. Per la precisione, i civili morti sono almeno 3.998. Lo riportano gli ultimi dati Onu, relativi al periodo che va dall’inizio della guerra fino al 25 maggio. Sempre secondo il bollettino delle Nazioni unite, i feriti tra i civili sono almeno 4.693. Ma si tratta certamente di numeri molto sottostimati rispetto alla reale entità delle vittime, causate in gran parte da armi esplosive ad ampio raggio d’impatto, inclusi i bombardamenti di artiglieria pesante e lanciarazzi.
Continua accerchiamento di Severodonetsk
Le truppe di terra russe proseguono nel tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk. Hanno conquistato di recente diversi villaggi a nord-ovest di Popasna. Lo riferisce l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. Mosca preme sulla sacca di Severodonetsk, anche se Kiev mantiene ancora il controllo di più settori, impedendo ai russi di controllare tutto il Donbas. La conquista di queste due città permetterebbe infatti a Mosca di avere sotto controllo tutta la regione di Lugansk, uno dei principali obiettivi del Cremlino.
I russi hanno colpito pesantemente anche Slovyansk. Stando ai militari ucraini, l’armata russa sta cercando di conquistare il villaggio di Lyman per avvicinarsi a due punti strategici come Sevierdonetsk e a Avdivka. Anche a Chepil, Dovhenke, Kurulka, Bohorodychne e Studenok ci sono stati attacchi con l’artiglieria pesante. Mentre nella parte meridionale del paese vanno avanti i tentativi di allargare la presenza russa a Kherson e Zaporizhzhia.
Nel complesso l’esercito russo ha attaccato oltre 40 città in Donetsk e Luhansk. Le forze russe hanno distrutto o danneggiato 47 siti civili. Tra questi 38 case e una scuola. Sono dati dell’esercito ucraino. Che aggiunge anche quelli delle vittime civili durante i raid: cinque civili morti e 12 feriti.