La guerra non giustifica i forti rincari subiti in bollette negli ultimi mesi. Il governo è intenzionato a chiarire la vicenda e aggiustare i prezzi
Il costo del gas e l’aumento dei prezzi delle bollette è diventato un tema di importante attualità per i cittadini italiani. Visto il rincaro di questa materia prima dovuto anche alle recenti vicende internazionali, il governo è dovuto spesso intervenire per con un fondo da ben 30 miliardi di euro per il sostegno alle famiglie.
Per affrontare la situazione, il premier Mario Draghi ha chiesto che l’Europa imponga un tetto al costo del gas, così da evitare ulteriori speculazioni oltre quelle dovute alle sanzioni alla Russia. Ma la guerra non può giustificare del tutto questa situazione.
Il governo ha dunque chiesto all’Authority dell’Energia (Arera) di verificare i contratti firmati dalle compagnie energetiche e di analizzarli. Ragion per cui il prossimo aggiornamento delle tariffe previsto per il prossimo mese, dovrà tenere conto dei prezzi reali del gas e non solo di quelli finanziari che si formano in borsa.
Infatti un documento della Direzione Energia della Commissione europea indica quale sia il prezzo del gas al momento dell’arrivo nel Continente decisamente più basso rispetto a quello finale, che viene quindi modificato in base ai movimenti del mercato. Secondo quanto dichiarato dal direttore dell’Agenzia delle Dogane italiana, il prezzo massimo registrato in entrata del metano nel nostro Paese non ha mai superato i 60 euro.