Mattarella revoca il titolo di Cavaliere al premier russo Mishutin

Il presidente della Repubblica ha anche revocato onorificenze al presidente della banca Vtb Kostin, al ministro dell’Industria, al segretario di stato 

L’Italia ha deciso di revocare la nomina a Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia a Mikhail Vladimirovich Mishustin, premier russo e a Denis Manturov, ministro dell’industria della Federezione russa.

È quanto si è approvato nel decreto del 9 maggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (e come proposto dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale uscita ieri, 25 maggio. Sono le prime nomine revocate a cittadini della Federazione russa da quando è cominciata la guerra in Ucraina.

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Un altro decreto a firma del presidente della Repubblica, sempre proposto dal ministro degli esteri, revoca “per indegnità” il titolo di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia a Viktor Leonidovich Evtukhov, segretario di Stato della Federazione russa nonché al presidente della banca russa Vtb, Andrey Leonidovich Kostin.

I Radicali Italiani attraverso le voci di Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulio Manfredi hanno accolto bene tale notizia, definendola «molto positiva che arriva dopo oltre due anni di lotte, richieste, lettere, comunicati, interventi parlamentari. Ma ora è arrivato il momento di revocare le altre 26 onorificenze rimanenti. Lo abbiamo richiesto, da soli, nel disinteresse di tutti dal 2020, due anni prima dell’attacco militare di Putin».

Da quanto spiegano i tre, «elargire a pioggia onorificenze» alla Russia si è rivelato «un errore politico madornale» cui adesso, dopo l’invasione russa in Ucraina, «occorre porre rimedio» revocando anche le «altre 26 onorificenze rimanenti».

«L’Italia, grazie innanzitutto al presidente Draghi, sta tenendo una posizione netta di pieno sostegno all’Ucraina  a maggior ragione, anche rispetto a una vicenda altamente simbolica come quella delle onorificenze, vi deve essere una completa e inequivocabile cesura col passato», chiosano infine i tre esponenti dei Radicali Italiani.

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