Nella finale contro il Feyenoord la Roma di José Mourinho ha conquistato la prima edizione della Conference League.
Con la vittoria per 1-0 contro gli olandesi del Feyenoord, la Roma ha conquistato la prima competizione europea della sua storia.
Una vittoria molto sofferta, arrivata grazie alla trasformazione di Nicolò Zaniolo nel primo tempo e ad una resistenza incredibile della squadra giallorossa, che è riuscita a non capitolare sotto i colpi degli avversari grazie anche ai pali e alle parate del suo portiere Rui Patricio.
L’Italia torna a vincere in Europa dodici anni dopo l’ultima volta. Era infatti il 22 maggio 2010 quando l’Inter sollevava sotto il cielo di Madrid la terza Champions League della sua storia dopo 45 anni d’attesa. Anche quella volta in panchina c’era proprio lui, José Mourinho, che grazie ai gol di Milito, agli assist di Sneijder, alle cavalcate di Maicon, Zanetti ed Eto’o e ai miracoli di Julio Cesar, riuscì a conquistare il Triplete in quel Santiago Bernabeu che sarebbe poi diventato casa sua.
Sono passati ben dodici anni da quel momento, e di rado le italiane sono andate vicine a conquistare un trofeo internazionale. C’è andata vicinissima la Juventus per ben due volte, perdendo altrettante finali di Champions sotto la guida di Max Allegri contro Barcellona (1-3 nel 2014) e Real Madrid (1-4 nel 2017). C’è andata vicinissima proprio l’Inter allenata da Antonio Conte, che nel 2020 ha perso la finale di Europa League contro il Siviglia (2-3).
C’erano andate vicino anche Roma e Napoli, i giallorossi nella Champions 2017/18, quando dopo aver battuto in rimonta il Barcellona si arresero al Liverpool, gli azzurri quando gettarono alle ortiche una finale di Europa League, perdendo la semifinale contro gli ucraini del Dnipro, nella stagione 2014/15.
Era insomma passato fin troppo tempo dall’ultima volta che le squadre italiane sono riuscite a dire la loro in territorio europeo. Quella della Roma è una vittoria importante per tutto il contesto del calcio italiano, che può far finalmente risorgere un movimento calcistico che è in una delle fasi più buie della sua storia, considerate anche le due assenze consecutive ai mondiali.
Per Mourinho è il quinto trofeo UEFA, dopo le Europa League conquistate con Porto nel 2002 e Manchester United nel 2017 e le due Champions League vinte con Porto nel 2004 e Inter nel 2010. Lo Special One non ha mai perso una finale, subendo gol solo contro il Celtic in quella del 2002. E chi lo riteneva un allenatore ormai sorpassato deve presto ricredersi. Mourinho riesce ancora a dire la sua, soprattutto in ambito europeo!