Un grande paradosso si sta registrando sull’oro.
Teoricamente in questo periodo il bene di rifugio per eccellenza dovrebbe essere destinato ad una crescita veramente marcata, eppure secondo molti analisti il suo valore può addirittura dimezzarsi.
L’oro ha una caratteristica assolutamente peculiare: quando ci sono problemi in ambito economico, il suo valore si impenna.
Una congiuntura che dovrebbe farlo aumentare
Questo succede perché l’oro è il bene di rifugio per eccellenza e dunque crisi, inflazione, guerre lo fanno naturalmente schizzare in alto.
In questo periodo le ragioni per aumentare di valore non mancano di certo al metallo giallo. La crisi in Ucraina non mostra segni di poter cessare. Anzi c’è addirittura chi parla del rischio di escalation della guerra. Il conflitto bellico in Ucraina minaccia duramente l’economia mondiale e addirittura rischia di scatenare una vera e propria crisi alimentare. Ben 53 paesi del mondo sono a rischio fame a causa della chiusura dell’export di grano da Russia e Ucraina voluto da Putin.
E’ un bene di rifugio ma è a rischio
Inoltre la guerra in Ucraina fa impennare anche l’inflazione e di conseguenza per le famiglie e per le imprese diventa sempre più dura andare avanti. Inoltre l’Europa rischia concretamente di entrare in recessione. Molti economisti infatti sostengono che il vecchio continente possa presto non riuscire più ad essere coerente con gli attuali livelli di produttività e possa entrare addirittura in recessione. Dunque uno scenario di recessione con in più altissima inflazione come quello attuale, dovrebbe far davvero brillare il metallo giallo. Infatti l’oro in un momento del genere dovrebbe aumentare di valore sia per i rischi all’economia e sia come difesa dall’inflazione.
I motivi di questo paradosso
Eppure paradossalmente c’è chi dice che possa perdere di valore davvero tanto fino addirittura a dimezzarsi. Il problema è che le banche centrali e soprattutto la Federal Reserve per arginare la fortissima inflazione devono alzare i tassi. Questo è l’unico strumento possibile per mettere un freno alla spirale dei prezzi. Il fatto è che alzando i tassi rendono automaticamente i titoli di stato più appetibili. Con i tassi più alti i titoli di stato rendono di più e finiscono per fare concorrenza all’oro.
Il ruolo delle banche centrali
Di conseguenza il risparmiatore molto facilmente preferirà il rendimento chiaro e sicuro di un titolo di stato alle fluttuazioni comunque sia capricciose del metallo giallo. Dunque paradossalmente proprio in un momento del genere l’oro rischia di avere dei concorrenti agguerriti che possono mandarlo al tappeto. Ma ovviamente non c’è nulla di scontato. Se la borsa dovesse avere un vero e proprio crollo, come tanti temono, l’oro potrebbe facilmente rivitalizzarsi.