Lo hanno minacciato con una pistola davanti al figlio 11enne, intimandogli di dargli lo scooter. E’ quanto accaduto a Napoli all’ex-consigliere Massimo Wurzburger. “Un’arma in faccia a un bambino, una cosa orribile” commenta.
Una esperienza che nemmeno nelle peggiori città del Sudamerica quanto accaduto a Massimo Wurzburger, ex consigliere comunale di Napoli e da suo figlio 11enne, vittime di minaccia a mano armata per rubargli lo scooter su cui stavano viaggiando.
A raccontare l’episodio è propio Wurzburger: “Eravamo stati a vedere la Partita del Cuore. Lui non era mai andato allo stadio, e quella mi era sembrata l’occasione migliore per fargli vivere quest’esperienza. Una manifestazione di beneficenza, senza tensioni. Una festa. E infatti si era divertito tantissimo, era entusiasta” spiega.
PISTOLA DAVANTI A UN RAGAZZINO
“Eravamo all’altezza di Portosalvo, nella zona di via Marina, poco lontano da casa, quando tre scooter ci hanno praticamente circondati e sono stato costretto a fermarmi. Erano cinque ragazzi, e uno di loro ci ha puntato una pistola. Un’arma in faccia a un bambino, una cosa orribile. Io ho pensato solo a proteggere mio figlio. Gli ho detto di scendere e di non preoccuparsi. Per fortuna quelli non hanno preteso nient’altro. Uno si è messo in sella e se ne sono andati” racconta ancora l’uomo.
A seguito del furto, Wurzburger ha subito chiamato i carabinieri a cui lo stesso 11enne ha spiegato cosa era successo. “Era piccola, come quella che ho vinto io al parco giochi. Forse era finta anche la loro?” dice il giovane in riferimento alla pistola. E sul come erano apparsi i rapinatori afferma “Erano tutti vestiti di nero, uno era molto grasso“.
Questa mattina le forze dell’ordine hanno avvisato l’ex-consigliere del ritrovamento del mezzo. L’uomo ha cercato di tranquillizzare il bambino su quanto era successo. “Gli ho spiegato che non sempre i ladri la passano liscia, anzi. Mi ha chiesto se li avevano arrestati, gliel’ho lasciato credere. Poi è voluto venire con me a recuperare il motorino. Lo hanno ritrovato in un paese della provincia, Volla. Abbandonato in una zona di campagna e mezzo ricoperto di terreno” racconta Wurzburger.
L’IMPEGNO VERSO I MINORI A RISCHIO
“Ho tanti ragazzi che sono stati affidati a noi dal tribunale per quella che si chiama ‘messa alla prova – spiega ancora l’ex- consigliere che è presidente di una associazione di volontariato contro che aiuta i ragazzi disagiati -. Quindi conosco il loro mondo, e ovviamente so bene che in questa città quello che è successo a me capita continuamente. Però fa male lo stesso. Forse anche di più proprio perché ogni giorno lavoro per cercare di contribuire a migliorare le cose. E anche perché l’idea che abbiano puntato una pistola in faccia a mio figlio non riesco a digerirla“.