Un “abbigliamento indecoroso” è all’origine della polemica in una scuola di Cosenza. La vicepreside obbliga una ragazza a coprire gli strappi sui pantaloni con lo scotch, ma gli alunni protestano.
La vicepreside di un liceo artistico-musicale nella zona di Cosenza avrebbe costretto un’alunna a coprire gli strappi sui suoi jeans tramite lo scotch. E’ quanto denunciato dal Fronte della Gioventù Comunista su Facebook con tanto di immagine del nastro adesivo da pacchi che copre i buchi sulla parte di gambe scoperte.
Secondo quanto riferito, il motivo sarebbe dovuto che i pantaloni con strappi sono “poco decorosi e inadeguati al contesto scolastico”, fatto che avrebbe portato la vicepreside a questo intervento così drastico.
Ma secondo l’organizzazione politica è “vergognoso negare il diritto di ogni persona di esprimere se stessa anche con il suo modo di vestire. Pronti a mobilitarci: atti di questo genere, che si sarebbero ripetuti lì svariate volte, stando alle numerose segnalazioni raccolte, sono il frutto di ciò che sta diventando oggi la scuola pubblica“.
LA PROTESTA DEI RAGAZZI
La scuola non ha ancora preso una posizione su quanto accaduto, per questa ragione alcuni studenti hanno organizzato un sit-in davanti all’edificio. “La competizione tra i vari istituti, sempre più simili ad aziende che hanno come loro capi i vari dirigenti scolastici, porta ognuno di essi – si legge ancora nel post – a volere apparire all’esterno come ‘scuola d’elite’ con studenti perfetti, imponendo loro norme assurde come questa. Siamo pronti a mobilitarci al fianco degli studenti e delle studentesse affinché non si verifichino più episodi inaccettabili di questo tipo“.
“L’abbigliamento di un* ragazz* non può essere determinato da un presunto ‘Dress Code’ della scuola, che in primis non è riportato in alcun documento legale, e che nega il diritto di ogni persona di esprimere sé stessa anche con il suo modo di vestire” conclude il post.