Gelmini contro Berlusconi, Salvini contro Gelmini, Gelmini contro Salvini: non c’è pace a destra, unità sempre più lontana.
Ancora tensione nel centro destra: Mariastella Gelmini attacca Berlusconi, interviene Matteo Salvini in difesa dell’anziano leader di Forza Italia, la ministra risponde a Salvini, interviene Antonio Tajani a cui, ancora, risponde piccata la stessa Gelmini. Il tema iniziale dello scontro sono le dichiarazioni ambigue del Cavalierie sulla Russia e sulla guerra, ma lo sfondo è la continua conflittualità tra (e dentro) gli schieramenti della destra.
A dare avvio alla polemica è Mariastella Gelmini, che non reagisce bene alle parole con cui Berlusconi si è espresso parlando di Putin: “Convinciamo l’Ucraina ad ascoltare Putin”, sono state le parole del Cavaliere che hanno innescato una ampia polemica politica e mediatica. A non gradirle, anche la Gelmini: “L’Italia non può essere il ventre molle dell’Occidente e soprattutto non può diventarlo per responsabilità di Forza Italia” ha dichiarato la ministra, aggiungendo che le parole di Berlusconi alla manifestazione di Napoli “non smentiscono le nostre ambiguità”.
In difesa dell’ex Presidente del Consiglio si è levata, tra le poche, la voce di Matteo Salvini: “Con tutto il rispetto, Silvio Berlusconi è Silvio Berlusconi. Con tutto quello che ha fatto nella vita, a uno può piacere o meno, ma lascia traccia nella storia del nostro Paese. Prima di criticare Silvio Berlusconi qualcuno dovrebbe contare fino a cinque” ha detto il segretario della Lega, in risposta a chi stava attaccando il leader di Forza Italia.
L’intervento di Salvini ha innescato un ulteriore moto di rabbia nella Gelmini: “Invito il segretario della Lega, Matteo Salvini, a rispettare il dibattito interno a un partito che – per il momento – non è il suo” ha infatti replicato la ministra per gli Affari Regionali. Che ha poi aggiunto: “Ho posto in Forza Italia un tema di linea politica su una posizione che comprendo bene non sia quella di Salvini, ma che riguarda la collocazione europeista e atlantista di Forza Italia. Un problema che evidentemente esiste, visto che per due volte il partito è dovuto intervenire a chiarire, a prescindere da me”.
A questo punto è intervenuto il coordinatore e vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, che sostanzialmente ha chiesto calma ed un profilo basso. Ovviamente rivolgendosi alla Gelmini: «Un supplemento di responsabilità e buonsenso, in particolare a chi oggi guida la nostra delegazione al governo» è stata la specifica richiesta di Tajani. A cui è giunta a stretto giro la risposta della sempre più stizzita Gelmini: «Caro Antonio, responsabile sempre, ma con la schiena dritta». Le ore successive sono state tutto un ricomporre, ma la questione aperta da Mariastella Gelmini è reale e molto politica. Come d’altronde la suggestione proposta da Berlusconi che ha innescato la polemica: ascoltare Putin. Che è una posizione che si distacca – e di molto – da quella americana, atlantista ed in parte europea. Mentre Gelmini sottolinea l’aderenza di Forza Italia al dettato NATO. Non è una differenza da poco.
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