Draghi alla moglie Serena: “Devo tanto a lei, la mia vita è una storia bella” [VIDEO]

Draghi in visita a una scuola del Veneto, dedica il discorso alla moglie Serena: “Devo tanto a lei, la mia vita è una storia bella”. Ma nel cuore anche i genitori e gli insegnanti.

Questa mattina il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha fatto visita a Sommacampagna, comune in provincia di Verona, e ha incontrato gli studenti della Scuola Secondaria Inferiore “Dante Alighieri“.

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Draghi alla moglie Serena: “Devo tanto a lei, la mia vita è una storia bella” – meteoweek.com

Alle 9:30, sceso dall’auto, è andato a stringere la mano alle autorità che lo attendevano davanti all’istituto scolastico. A presenziare il presidente della Regione Luca Zaia, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il prefetto Donato Cafagna, il sindaco Fabrizio Bertolaso e i deputati Alessia Rotta e Vincenzo D’Arienzo, con i consiglieri regionali Bigon, Piccinini e Rigo. Poi è stato il turno degli studenti, che nell’aula magna lo hanno accolto con e poesie e una canzone rap, recitante le parole della Costituzione. Infine, il discorso del premier, con una dedica inaspettata a sua moglie Serena Cappello.

La dedica alla moglie, ai genitori e agli insegnanti

I genitori, gli insegnanti e la moglie Serena: sono queste le persone che hanno ispirato e motivato il premier Mario Draghi a diventare ciò è adesso. E a raccontarlo è stato Draghi stesso, inaspettatamente, durate il suo saluto ai giovani studenti dell’istituto di scuola secondaria Alighieri, di Sommacampagna. Ed è forse stato anche il gesto ricevuto dai piccoli alunni ad averlo fatto “scogliere”: una rosa rossa, da consegnare proprio a sua moglie Serena Cappello – “perché dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”, hanno spiegato.

La persona che devo ringraziare negli ultimi quaranta cinquant’anni è mia moglie, per la capacità di capire i momenti… Per la famiglia, i figli…Mi vengono in mente le fesserie che avrei fatto se non ci fosse stata lei”, ha esordito il presidente del Consiglio durante il suo discorso, durato una quindicina di minuti. “Devo tanto a lei, la mia vita è una storia bella che si incentra su di lei”, ha poi incalzato.

Ma un posto speciale nel cuore del premier lo occupano anche i genitori e i suoi insegnanti. “Devo qualcosa a qualcuno nella mia vita per quello che sono diventato? Io devo moltissimo ai miei genitori, soprattutto dal punto di vista psicologico e formativo, per l’amore per il lavoro che mi hanno insegnato e il rispetto delle regole e una coscienza di quello che sei”, ha infatti spiegato Draghi in merito a sua madre e a suo padre.

Intensa la dedica anche lasciata ai suoi professori, dai quali ha avuto la fortuna di aver ricevuto “degli insegnamenti straordinari a scuola, all’università e negli studi fatti in America e in Italia. La gente non capisce quanti insegnanti bravi ci sono“. “Sono quelle persone che non solo si sacrificano ma si divertano a stare con i ragazzi” – ha infatti evidenziato il premier – “ma sono quelli che danno i primi messaggi della vita, aiutano a trovare la consapevolezza di voi stessi”.

 

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