Certificata dalla perizia la piena consapevolezza al momento dei fatti di Omar Confalonieri, incarcerato dal 6 novembre.
È accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni. Ma potrebbero esserci anche altre vittime dell’agente immobiliare.
Lo dice la perizia firmata dallo psichiatra Raniero Rossetti, esperto anche nel campo delle dipendenze. Omar Confalonieri era “capace di intendere e di volere”. Era dunque pienamente consapevole di quel che faceva l’agente immobiliare accusato di aver drogato una coppia per poi abusare della donna nell’appartamento dei due davanti alla loro figlia di due mesi.
La perizia, discussa in aula davanti al gup di Milano Massimo Baraldo nel corso del processo abbreviato, ha stabilito la piena consapevolezza di Confalonieri al momento della violenza. Adesso l’agente immobiliare è in carcere. È lì che si trova dal 6 novembre con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni.
Lo scorso 2 ottobre Confalonieri, 48 anni, agente immobiliare con ufficio in via Montenapoleone, nel corso di un aperitivo avrebbe narcotizzato una coppia interessata all’acquisto di un box. Per stordirli avrebbe usato dosi massicce di benzodiazepine. Dopo avrebbe stuprato la donna.
I carabinieri indagano sulla serialità
Nell’udienza del 26 maggio toccherà all’accusa prendere la parola, per la richiesta di condanna nel processo abbreviato (a porte chiuse e sconto di un terzo sulla pena). La perizia, disposta dal gup, è stata analizzata anche in presenza dei consulenti di parte. La difesa sostiene che Confalonieri al momento dei fatti si trovava in stato di alterazione psicofisica a causa dell’assunzione di alcolici e cocaina. Presente in aula anche la donna vittima della violenza, assistita come parte civile dal legale Matteo Pellacani. Lo scorso dicembre è già stata ascoltata anche in un incidente probatorio, dove ha ripercorso quel “giorno da incubo”.
Nel frattempo prosegue una tranche d’indagine, sempre portata avanti dai carabinieri, per fare chiarezza su casi analoghi riguardanti altre donne (quatto di loro già sentite dalla Procura) che hanno denunciato quanto avrebbero patito – seguendo sempre lo stesso schema – da Confalonieri. Che dunque potrebbe aver agito in maniera “seriale”.