Ieri sera è cominciata l’evacuazione dei militari ucraini intrappolati nell’acciaieria Azovstal. Mariupol adesso è in mano russa.
Dallo stabilimento sono uscite circa trecento persone. Ma la guerra non si ferma.
Da ieri sera è cominciata l’evacuazione dei soldati asserragliati nell’acciaieria Azovstal. “L’Ucraina ha bisogno di eroi vivi”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. “L’82esima giornata della nostra difesa – ha aggiunto Zelensky – è stata difficile, ma come tutte le altre mira a salvare il nostro Paese e la nostra gente”.
Sempre in riferimento all’Azovstal, Zelensky ha detto, “il nostro esercito ha avviato un’operazione per salvare i difensori di Mariupol. Speriamo di poter salvare la vita dei nostri ragazzi. Tra loro ci sono feriti gravi. Per riportarli a casa, il lavoro continua; serve tempo e delicatezza”.
La fine dei combattimenti e l’inizio dell’evacuazione è stata annunciata anche dal comandante del battaglione Azov Denis Prokopenko in un video postato sui social: “Per salvare vite, la guarnigione sta attuando la decisione approvata dal comando supremo”. Poche ore prima il reggimento aveva raggiunto un accordo con le forze russe per evacuare i feriti nell’acciaieria di Mariupol.
Lo Stato maggiore ucraino ha comunicato che l’evacuazione dei soldati dell’acciaieria è in corso. Dallo stabilimento sono uscite 264 persone. Tra di loro 53 feriti gravi che sono stati trasportati in un ospedale di Novoazovsk, nel Donetsk, mentre altri 211 soldati sono stati evacuati attraverso un corridoio umanitario diretto a Yelenovka.
L’evacuazione rappresenta di fatto la resa dei difensori dell’Azovstal e il passaggio di mano di Mariupol, ora controllata dai russi dopo un lunghissimo assedio.
Leopoli, città nell’ovest dell’Ucraina occidentale, a circa 70 km di distanza dal confine polacco, è sotto attacco missilistico. È il bombardamento più massiccio dall’inizio della guerra. Lo rendono noto i media ucraini.
Il sindaco della città, Andriy Sadovy, ha detto che non ci sono ancora conferme di bombardamenti sulla città. Il primo cittadino di Leopoli ha invitato comunque tutti gli abitanti a stare al sicuro.
L’armata russa sta sempre più facendo ricorso “a bombardamenti indiscriminati di artiglieria, probabilmente a causa di limitate capacità’ di acquisire i bersagli e della riluttanza a rischiare di far volare con costanza aerei da combattimento oltre le proprie linee”. Lo afferma l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica.
Londra aggiunge anche dei dati. Ad esempio “nella regione di Chernihiv, a Nord di Kiev, si stima che circa 3.500 edifici siano stati distrutti o danneggiati durante la fallita avanzata russa verso la capitale ucraina”. L’80% dei danni è stato arrecato a edifici residenziali, indice della “prontezza della Russia a utilizzare l’artiglieria contro aree abitate, senza i minimi riguardo, distinzione e proporzionalità”, spiegano gli 007 britannici. È prevedibile, concludono, che Mosca continuerà a usare l’artiglieria di massa per avanzare in Donbass.
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