I carabinieri forestali hanno denunciato tre persone e sequestrato una azienda che si occupa di smaltimento del ferro a Caivano, in provincia di Napoli.
Nel corso di un intervento a largo raggio volto alla sicurezza ambientale, i carabinieri forestali di Caivano hanno verificato una serie di irregolarità di una azienda che si occupa dello smaltimento del ferro: denunciati a piede libero i due proprietari e l’amministratore della ditta.
I militari hanno verificato, in seguito ai controlli effettuati, che l’azienda in realtà simulava soltanto le operazioni di recupero invece mai effettuate. Il macchinario necessario per effettuare un’operazione fondamentale, all’interno del processo di smaltimento (la cosiddetta cesoiatura, ndr), non c’era. L’azienda, sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri forestali, generava mps (materie prime secondarie) dichiarandole conformi e facendole rientrare nella disciplina degli “end of waste”, la disciplina giuridica riguardante la cessazione della qualifica di rifiuto al termine di un processo di recupero al termine del quale lo scarto torna ad essere un prodotto utilizzabile. La società oggetto dell’indagine e ovviamente i dipendenti non erano mai stati abilitati nel farlo. I Carabinieri forestali hanno sequestrato l’intera azienda e 330 tonnellate di rifiuti ferrosi. I due proprietari e l’amministratore unico della società risponderanno di gestione illecita di rifiuti ferrosi.
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