Ancora sbarchi sulle coste della Sicilia, da Pozzallo a Lampedusa. Sono più di 5oo i migranti approdati nelle ultime ore.
Una situazione che per le autorità locali richiede ormai l’intervento dell’Europa. Non bastano le ong.
Altro sbarco in arrivo nel porto di Pozzallo (Ragusa). Sta per approdare un barcone con 450 migranti a bordo. A scortare l’imbarcazione le motovedette della Guardia di finanza e dalla Capitaneria di Porto. “La macchina dell’accoglienza è pronta – annuncia il sindaco Roberto Ammatuna – Con la bella stagione in arrivo è probabile l’intensificarsi anche di questa tipologia di sbarchi autonomi”. Ammatuna auspica la “presenza nel Mediterraneo di una forza militare europea”. Infatti, spiega, il “salvataggio di migliaia di vite umane non può essere soltanto prerogativa di qualche ong”.
Anche a Lampedusa gli arrivi non si fermano. Questa notte altri 57 migranti sono giunti nell’isola siciliana. Viaggiavano su una carretta del mare di otto metri, lasciata andare alla deriva. I finanzieri hanno intercettato l’imbarcazione quando si trovava a circa 8 miglia di distanza dalla costa. Gli ultimi arrivati vanno ad aggiungersi ai due gruppi giunti nella giornata di ieri: 126 recuperati dalla Capitaneria di porto a una trentina di miglia e altri 79 che viaggiavano a circa 15 miglia su un barchino sequestrato. Dopo i controlli sanitari sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove ormai sono ospitate più di mille persone.