È finito nella bufera un tifoso del Lanerossi Vicenza. Ha postato sui social i momenti “migliori” della sua performance allo stadio contro i tifosi cosentini.
Unanime la condanna da parte del mondo politico e delle istituzioni.
“Scimmie calabresi”. Così un ultrà vicentino ha apostrofato i fan del Cosenza. L’offesa – non certo la sola – si sente, forte e chiara, in un video registrato allo stadio Menti nel corso del match d’andata dei play out per la salvezza in serie B tra Lanerossi Vicenza e Cosenza. Non contento di aver inveito durante la gara, il supporter vicentino ha pensato bene di raccogliere gli spezzoni “migliori” della sua performance a suon di insulti e postarli sui social.
Ne ha dette veramente di tutti i colori. “Morite Terroni”, “ricacciamoli in Africa”, “scimmie calabresi, bomba in Calabria”, “Scimmie, scimmie calabresi, lavatevi che puzzate di ‘nduja”, “la Calabria è mafia”. Il video è stato prontamente rimosso ma aveva già fatto il giro della rete. Innescando, com’era naturale, una dura polemica.
Le reazioni della politica
“Mi sembra palese – ha commentato via Twitter il governatore calabrese Roberto Occhiuto – che si tratti di un cretino. Ma questo non rende meno gravi le sue deliranti affermazioni. Che venga identificato e punito con strumenti adeguati: Daspo e codice penale”.
Una punizione pesante per il tifoso la chiede anche la capogruppo della Lega alla Regione Calabria Simona Loizzo. Non c’entra nulla il fatto che il supporter vicentino abbia sul suo profilo una foto con Salvini. È fin troppo evidente, replica Loizzo, “perché i politici fanno centinaia di migliaia di selfie l’anno e perché gente come questa non fa parte della Lega”.
Anche il primo cittadino di Vicenza Francesco Rucco ha voluto smarcarsi con nettezza dall’ultrà biancorosso. “Va condannata ogni forma di razzismo, quindi condanno il gesto“ ha dichiarato all’ANSA. Il sindaco ha poi aggiunto: “Chiedo a tutti di abbassare i toni: una partita non può diventare una battaglia dentro e fuori dal campo, con interferenze da parte del mondo della politica”. Sotto questo punto di vista, sottolinea il sindaco vicentino, “bene ha fatto l’on. Pierantonio Zanettin a presentare un’interrogazione al ministro Lamorgese, per fare in modo che a Cosenza sia garantito l’ordine pubblico e la sicurezza dei tifosi, ovviamente di entrambe le squadre”.
Un intervento che però non è piaciuto al sindaco di Cosenza Franz Caruso. Che dopo aver evidenziato il “grado di civiltà” della sua città, ha espresso il suo stupore. “Fatte salve le prerogative del deputato vicentino – ha detto Caruso – quel che stupisce maggiormente è che Zanettin chiami in causa il Presidente del Cosenza Calcio, Guarascio, ‘reo’, a suo dire, di aver interpellato telefonicamente il Presidente della Lega di serie B. Credo che il Presidente di una società possa e debba, a sua volta, esercitare le prerogative di dirigente per tutelare la sua squadra.