Oggi, a Samarate, è il giorno del dolore e del raccoglimento. Una folla di persone si è trovata in occasione dei funerali di Stefania Pivetta, 56 anni e Giulia, la figlia di 16 anni, brutalmente uccise dal padre, Alessandro Maja.
Per porgere loro l’ultimo saluto, in tanti, ben prima delle 14.30, quando i feretri sono giunti presso la chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, hanno iniziato a radunarsi sul sagrato.
Due comunità sconvolte dal dolore, quella di Samarate, dove abitava la famiglia, e quella di Cassano Magnago, dove la famiglia Pivetta vive. Ora si stanno stringendo attorno ai parenti delle vittime, in un grande abbraccio. Il sindaco di Samarate Enrico Puricelli, ieri durante il momento di preghiera dedicato in particolare a Nicolò, unico sopravvissuto alla mattanza, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Circolo di Varese, ha dichiarato: «Non saranno mai soli in questo momento terribile»
Il pensiero a Nicolò
Un silenzio carico di sgomento, quello che portano sulle spalle le due comunità presenti al funerale, un orrore indescrivibile. Il parroco, don Nicola Ippolito ieri, ha nuovamente rinnovato un pensiero per Nicolò, su cui convergono tutte le preghiere e i pensieri, dichiarando: «In silenzio e portando Nicolò nel cuore»