Vincenzo Sacchettino e i familiari erano membri di una banda che trafficava cocaina e hashish. Arrestate anche altre 4 persone
Un gruppo di pusher trafficava stupefacenti tra Giugliano, Parete, Lusciano, Trentola Ducenta. Le consegne venivano fatte in modo itinerante in bar e ristoranti, per un giro di denaro che ammontava sui 70mila euro al mese.
Si trattava di una vendita frequente, quasi 1 kg e mezzo al mese solo di cocaina. Gli ordini venivano presi tramite brevi chiamate in codice. In 7 sono stati arrestati dai carabinieri, tra cui Vincenzo Sacchettino, 24 anni, tra i protagonisti della serie “Gomorra” in cui interpretava il ruolo di Danielino, un ragazzino che aspirava a divenire un boss.
In arresto con lui, nello stesso blitz dei carabinieri, anche suo padre e suo fratello: Pasquale Sacchettino, 57 anni, e Raffaele, 30 anni. Ai sette arrestati, i militari hanno contestato anche tentata estorsione. I carabinieri hanno stanato gli indagati dai cellulari, dopo averli messi sotto controllo. Moltissime le brevi conversazioni, che duravano tra dieci e 40 secondi, che hanno consentito agli investigatori di stanare il traffico di stupefacenti e scovare i responsabili.
Gli inquirenti hanno pedinato i sospettati e poi hanno cominciato con i sequestri, scoprendo che la quantità di droga non era molta. Il loro obiettivo era poco e spesso. Trovate addosso agli spacciatori non oltre 20 dosi da un terzo di grammo per volta. Ma le cessioni, invece, erano parecchie.
Non è la prima volta che i membri della famiglia Sacchettino finiscono sotto la lente degli investigatori. «Danielino», già nel 2019 era stato arrestato per droga, nel corso di un blitz in via Fava. Lo colsero in flagrante mentre cedeva droga usando un’auto posteggiata come appoggio. Nel gennaio 2022, fu inseguito e bloccato a Scampia, armato di pistola. Il fratello, invece, nel mese di marzo, era finito in manette per droga e poi subito rilasciato. Insieme ai tre Sacchettino, sono finiti in arresto anche Salvatore D’Ambrosio, 44 anni, Mariglen Lazri, 37 anni, albanese, Ernesto Giordano, 28 anni. Questi tre sono finiti in carcere. Agli arresti domiciliari, invece Nicola Giaccio, 25 anni, con i tre membri della famiglia Sacchettino.
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