Ucraina, moria di delfini nel Mar Nero a causa della guerra: “Trauma acustico provocato dai sonar”

Ucraina, moria di delfini nel Mar Nero a causa della guerra: “Trauma acustico provocato dai sonar usati dalle navi da guerra”. Questa l’ipotesi della ondazione per la ricerca marina turca (Tudav).

Ucraina moria di delfini  - meteoweek 20220510
Ucraina, moria di delfini a causa della guerra (foto via The Guardian) – meteoweek.com

Secondo quanto viene riportato da The Guardian, la guerra in Ucraina starebbe causando un aumento delle morti di delfini nel Mar Nero. Aumentano a dismisura, infatti, gli spiaggiamenti lungo le coste turche. Sul caso stanno lavorando scienziati e ricercatori, che avrebbero attribuito la causa all’aumento dell’inquinamento acustico nelle acque settentrionale. Le navi della marina russa (circa 20), intente ad attuare le attività militari in corso, avrebbero spinto i cetacei a spostarsi verso sud, verso le coste turche e bulgare, dove stanno rimando bloccati o catturati nelle reti da pesca. Altri, invece, starebbero morendo a causa dei traumi acustici causati dai sonar dei mezzi bellici.

I sonar delle navi come causa di morte dei delfini?

Dall’inizio del conflitto, più di 80 animali sono stati trovati morti nel Mar Nero occidentale, lungo le coste della Turchai, tanto che la Fondazione per la ricerca marina turca (Tudav) ha descritto l’evento come “un aumento straordinario”. Circa la metà di questi esemplari hanno trovato la morte nelle reti dei pescatori, ma per molti altri le cause del decesso rimangono “una domanda senza risposta” – secondo quanto spiegato dal dottor Bayram Öztürk, presidente di Tudav. Infatti, su cadaveri dei delfini non vi sarebbero segni di ferite o contusioni. La possibilità è che possa trattarsi di “trauma acustico”, provocato dalle apparecchiature sonar delle navi da guerra.

L’ipotesi, seppure possa essere plausibile, non è stata comunque ancora verificata, dato che la situazione di conflitto attuale non permette di avviare azioni per la protezione dei cetacei. “Non abbiamo prove su ciò che il sonar a bassa frequenza possa causare nel Mar Nero, perché non abbiamo mai visto così tante navi e così tanto rumore da diverso tempo. E la scienza richiede sempre prove”, ha sottolineato Öztürk.

Ad ogni modo, Dimitar Popov, project manager di Green Balkans, un’organizzazione bulgara per la conservazione, è d’accordo con questa teoria. Popov ha infatti rilevato una tendenza simile nelle acque bulgare, principalmente tra le focene del Mar Nero. Sarebbero in tutto 50 le focene rimaste intrappolate nelle reti da pesca – un numero molto alto per questa stagione dell’anno. Il rumore subacqueo permanente potrebbe non uccidere direttamente gli animali, ma potrebbe comunque disturbarli e danneggiarli seriamente, ha affermato, poiché i delfini (così come altre specie) potrebbero dirigersi verso territori sconosciuti per cercare di scappare dal fastidio. “Potrebbe essere la causa della migrazione di massa di stock ittici e cetacei verso sud”, ha affermato Popov.

La situazione, dunque, è molto seria. Tuttavia, la mancanza di accesso alle informazioni dovuta dalla guerra non soltanto ostacola la ricerca sulla morte dei cetacei, ma rende anche difficile tracciare quali animali siano più a rischio. Tanto che si teme, addirittura, che persino la migrazione degli uccelli possa essere compromessa per lo stesso motivo.

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