Differita al prossimo 8 novembre la trattazione della questione di legittimità costituzionale delle norme in materia di ergastolo ostativo.
Il Senato così avrà altri sei mesi di tempo per riscrivere la legge dopo che, il 16 aprile di un anno fa, la Consulta aveva bocciato l’ergastolo ostativo.
La Corte costituzionale ha esaminato l’istanza di rinvio delle questioni di legittimità costituzionale sull’ergastolo ostativo. L’istanza è stata presentata dalla Presidenza del Consiglio attraverso l’Avvocatura dello Stato. Sotto esame della Corte anche la richiesta di rigetto della parte privata costituita. E oggi, dopo aver discusso entrambe in udienza pubblica, la Corte Costituzionale ha rinviato la trattazione all’udienza pubblica dell’8 novembre 2022.
La decisione della Corte è stata spiegata nell’ordinanza. L’ha letta in udienza il presidente dopo la camera di consiglio. Il rinvio è arrivato in considerazione di due fatti: da un lato l’approvazione da parte della Camera di una proposta di legge, adesso al vaglio del Senato; dall’altro l’auspicio, nella seduta del 4 maggio 2022, del presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama di un nuovo rinvio dell’udienza di oggi “per consentire la prosecuzione e la conclusione dei lavori di Commissione”.
Rinvio per permettere “al Parlamento di completare i propri lavori”
“Permangono inalterate – afferma l’ordinanza di rinvio – le ragioni che hanno indotto questa Corte a sollecitare l’intervento del legislatore, al quale compete, in prima battuta, una complessiva e ponderata disciplina della materia, alla luce dei rilievi svolti nell’ordinanza n. 97 del 2021”. “Proprio in considerazione dello stato di avanzamento dell’iter di formazione della legge – continua l’ordinanza – appare necessario un ulteriore rinvio dell’udienza”. Un rinvio dunque che servirà “per consentire al Parlamento di completare i propri lavori”.
Però, avverte la Corte, “anche alla luce delle osservazioni della parte costituita”, il rinvio va concesso in “tempi contenuti”. Conclude così l’ordinanza che fissa all’8 novembre l’udienza dove verranno affrontate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Corte di cassazione, prima sezione penale.