Corea del Sud, il nuovo presidente sollecita Kim Jong-un alla denuclearizzazione del Paese

Corea del Sud, il nuovo presidente sollecita Kim Jong-un alla denuclearizzazione del Paese. “Ambizioso piano per ricostruire l’economia della Corea del Nord”, la promessa nel discorso di insediamento di Yoon Suk Yeol.

Corea del Sud, il nuovo presidente sollecita Kim Jong-un alla denuclearizzazione del Paese - meteoweek 20220510
Corea del Sud, il nuovo presidente sollecita Kim Jong-un alla denuclearizzazione del Paese – meteoweek.com

Il nuovo presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha promesso un “piano ambizioso” così da rafforzare l’economia della Corea del Nord. In cambio, però, ha chiesto al presidente nordcoreano, Kim Jong-un, la denuclearizzazione. Questo è quanto ha spiegato il conservatore Yoon nel suo discorso di insediamento, avvenuto nella mattinata di martedì. E sempre in Parlamento, il 61enne ex procuratore generale ha accusato Pyongyang di mettere in pericolo la sicurezza della regione, proprio a causa del suo programma nucleare.

Cresce, infatti, la preoccupazione a seguito dei recenti test missilistici nordcoreani. Già la scorsa settimana, sono stati condotti due test, con la Corea del Nord che sta portando avanti delle prove anche su di un missile balistico intercontinentale. Anche gli Stati Uniti hanno espresso il timore che Kim Jong-un abbia intenzione di realizzare un test nucleare sotterraneo entro la fine di questo mese. Nel frattempo, si ricorda che il presidente Joe Biden si muoverà in Asia tra il 20 e il 24 maggio, e farà visita anche a Seul.

“Sono fiducioso che ancora una volta supereremo tutto insieme”

Yoon, conservatore del People Power Party, ha pronunciato il discorso dopo aver prestato giuramento come nuovo leader del paese, in sostituzione del presidente uscente Moon Jae-in, in una cerimonia tenutasi nella capitale Seoul. “Oggi ci troviamo di fronte a molteplici crisi”, ha esordito Yoon, indicando la pandemia di Covid-19, i cambiamenti climatici e una serie di problemi economici e sociali come i principali fattori che hanno scosso il Paese negli ultimi tempi. Sebbene spetti dunque a lui il “dovere di guidare la nostra nazione fuori dalle ultime crisi”, Yoon si è detto anche “grato di essere stato scelto dal popolo di questa grande nazione”. “Sono fiducioso che ancora una volta supereremo tutto insieme”, ha spiegato il neoeletto presidente.

Ma a scuotere il Paese, così come l’intera regione, è anche il programma di armi nucleari della Corea del Nord. Yoon ha definito il piano dei suoi “vicini” come una vera e propria “minaccia”. Ma, ha aggiunto, è bene sottolineare che la porta al dialogo e alla risoluzione pacifica rimane aperta, e c’è il massimo impegno nel contribuire a migliorare la vita in Corea del Nord in cambio di maggiore sicurezza.

“La porta del dialogo rimarrà aperta in modo che possiamo risolvere pacificamente questa minaccia” ha infatti spiegato l’esponente conservatore. Senza fornire in realtà i dettagli sul piano di “ricostruzione economica della Corea del Nord”, Yoon ha accennato alla cooperazione di diversi partner internazionali. “Se la Corea del Nord avvia veramente un processo per completare la denuclearizzazione del Paese, siamo allora pronti a lavorare con la comunità internazionale per presentare un piano ambizioso che rafforzerà e migliorerà ampiamente sia l’economia che la qualità della vita della sua popolazione”, ha dichiarato Yoon nel suo discorso.

Il discorso è stato seguito in diretta televisiva nazionale dalla Casa Blu, ovvero l’ufficio presidenziale, ed è stata arricchita da una serie di esibizioni coristiche e orchestrali. Yoon è un nuovo arrivato in politica, avendo trascorso gli ultimi 27 anni della sua carriera come procuratore. Ha iniziato la sua ascesa dopo aver condotto indagini di alto profilo sugli scandali di corruzione che hanno coinvolto gli assistenti di Moon. Il conservatore h vinto le elezioni presidenziali di marzo con un margine sottilissimo, contro il rivale liberale Lee Jae-myung. La sua vittoria ha però riportato il governo sudcoreano in mani conservatrici, più di cinque anni dopo che il conservatore Park Geun-hye era stato messo sotto accusa sempre per corruzione.

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