Condannata una donna di 23 anni, brasiliana, che vive in Valchiavenna (Sondrio). I legali della donna:«Contesto di forte degrado sociale»
Da alcune segnalazioni dei medici durante il ricovero della bimba di tre anni in nosocomio nel febbraio 2018, è scattata un’inchiesta. La bimba era ricoverata per fratture alle costole e varie lesioni in diverse zone del corpo, con una prognosi di 25 giorni.
Quelle lesioni, la bambina non se le era procurate mentre giocava, come la madre 23enne aveva detto ai medici. Era stata, infatti, proprio la madre a causargliele, secondo gli accertamenti eseguiti nel corso dell’inchiesta, picchiandola ripetutamente con schiaffi e calci.
La donna, 23 anni, brasiliana, abita nella Valchiavenna (Sondrio). Il tribunale di Sondrio ha emesso una sentenza di condanna nei suoi confronti, pari a 1 anni e 5 mesi per lesioni e maltrattamenti (e la pena, dato che è incensurata, è sospesa).
La donna è stata inoltre condannata a versare 6mila euro come provvisionale per risarcire sua figlia, come riporta Il Giorno. Intanto, i legali della 23enne hanno fatto sapere che ricorreranno in Appello, asserendo che si tratta di un contesto in cui si vive un accentuato degrado sociale.
La ragazza è divenuta mamma a 17 anni, ed è giunta nel nostro Paese da piccola riscontrando serie difficoltà a integrarsi, e ora starebbe tentando di ricostruire la propria vita. Tutto questo, senza sua figlia che intanto è stata affidata a una famiglia adottiva dal Tribunale dei minori di Milano.