Ucraina, a Mantova nasce Marco: figlio di due profughi in fuga dalla guerra

Ucraina, a Mantova nasce Marco: figlio di due profughi in fuga dalla guerra. La famiglia rimarrà in Italia ospitata da un loro connazionale, finché non sarà sicuro tornare nel loro Paese.

Ucraina a Mantova nasce Marco, da genitori in fuga dalla guerra - meteoweek 20220506
a Mantova nasce Marco, figlio di due profughi in fuga dalla guerra – meteoweek.com

Con l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite che attacca duramente il Cremlino con l’accusa di aver mentito al Consiglio di Sicurezza, e con l’Europa che minaccia sanzioni ulteriori per permettere all’Ucraina di vincere la guerra, Kiev è riuscita a riconquistare gli insediamenti vicini a Mykolayiv e Kherson. Ma il conflitto prosegue senza sosta e senza tregua, mentre sale il numero di vittime tra soldati e civili. C’è chi, però, grazie ai corridoi umanitari decide e riesce a scappare. Kostantyn Pashkovskyi, di 34 anni, e sua moglie Marharyta Kuznietsova, di 26, sono stati accolti in Italia dopo una lunga fuga dal loro Paese d’origine. Un viaggio di 2mila chilometri, durato 5 giorni, e che gli ha permesso di raggiungere Mantova – città dove qualche giorno fa è nato il loro bambino.

“Siamo arrivati qui per essere al sicuro”

Entrambi sordomuti, Kostantyn e Marharyta sono scappati dall’Ucraina il 24 febbraio scorso. Sono riusciti a raggiungere il nostro Paese, e a giungere fino a Mantova sani e salvi, mentre la 26enne portava in grembo il loro bambino. Il 3 maggio il piccolo è nato: si chaiam Marco, ed è venuto alla luce alle 7:15 di mattina. Con 51 centimetri di lunghezza, e 3 chili di peso, il bimbo sta bene: è stato affidato alle cure del Carlo Poma, e ora Mantova festeggia il dolcissimo evento. Sta bene infatti il neonato. Dopo essere rimasto per due giorni nel reparto di Terapia intensiva, ora il piccolo riesce finalmente a respirare da solo. I medici lo hanno tenuto attaccato al supporto respiratorio, fino a che la difficoltà non è stata superata.

La famiglia per il momento rimarrà in Italia. Nonostante la barriera linguistica (anche se, viene spiegato dalle fonti, i sanitari sono riusciti a comunicare con la coppia grazie all’aiuto di una mediatrice e dei telefonini), non è ancora sicuro far ritorno a Odessa, e per questo verranno tutti e tre ospitati presso l’abitazione di un loro connazionale, che vive a San Giorgio Bigarello.

“Più volte sono venuto in Italia in viaggio, è la mia seconda patria e ci vivono anche i parenti della mia sorellastra. Siamo arrivati qui per essere al sicuro. Mia moglie ha partorito e mio figlio sta bene, un vero miracolo”, ha raccontato ai giornalisti papà Kostantyn. Fortunatamente, anche le loro famiglie sono riuscite a mettersi in salvo. I genitori della 26 sono riusciti a trovare rifugio a Kiev (nonostante la casa sia andata distrutta), mentre i genitori del 34 sono stati accolti in Moldavia. La speranza è che possano tutti riunirsi presto, così che il piccolo Marco possa conoscere anche i suoi nonni.

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